Ancora una volta un quotidiano nazionale (Affari&Finanza, inserto di La Repubblica, vedi allegato) rileva come l'Abruzzo sia ultima ed in forte affanno nell'utilizzo dei Fondi strutturali Europei e addirittura posiziona la nostra regione in fondo alla classifica con appena il 2% nell'utilizzo del Fondo Sociale Europeo (FSE) e in ritardo anche per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)".
E' quanto afferma il Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: "L'Abruzzo rimedia l'ennesima brutta figura a livello nazionale e conferma tutte le mie preoccupazioni sollevate da tempo. I dati che emergono dall'ultimo report pubblicato dalla Commissione Europea, e riportati dal quotidiano nazionale di Finanza, sono allarmanti e gravi. Da tempo ho segnalato come questo Governo regionale sulle politiche dei fondi europei è stato, sin dall'inizio della legislatura, troppo superficiale, confusionaria e poco lungimirante". "L'inchiesta pubblicata dal quotidiano – continua Febbo – vede un Abruzzo non solo in ritardo ma anche e soprattutto in forte affanno nello spendere risorse fondamentali per la nostra economia, i nostri Comuni e i nostri giovani. Tant'è che assistiamo oggi al tentativo del vice Presidente Lolli di arrampicarsi sugli specchi nel pubblicare bandi, che sarebbero dovuti uscire da tempo, pensando di recuperare quattro anni di completo immobilismo. Oggi è ancora più palese come in Regione sia mancata completamente una programmazione seria dei Fondi Europei, basta ricordare la fuga del Direttore Generale Cristina Geradis, del responsabile dell'Autorità di Gestione dei Fondi europei Giuseppe Savini, del Direttore di Compartimento Di Rino e di tutti gli altri che sono stati cambiati più volte e sono di nuovo in scadenza tra qualche mese. Una completa mancanza di coordinamento e pianificazione mai registrata nella storia della Regione Abruzzo. Infatti, gli ultimi dati pubblicati dall'Istat sulla povertà in Italia descrivono come l'Abruzzo sia tra le regioni messe peggio: oltre quindici famiglie abruzzesi su cento, cioè il 15,6% del totale, nel 2017, sono in una condizione di povertà relativa. La situazione è peggiorata drasticamente rispetto al 2016, anno in cui il dato si fermava al 9,9%. Come sottolineato e denunciato finanche dalla Cgil". "La confusione di questo Governo regionale - conclude Febbo - è talmente eclatante da registrare un risultato pessimo a livello nazionale ed europeo. Siamo di fronte alla sconfitta su tutti i fronti dalla politica messa in campo da D'Alfonso e dal suo 'fidato' Direttore Generale Rivera, sui cui 'titoli' nel curriculum" si è già espresso un tribunale, e ribadisco come alla luce di questi pessimi dati dovrebbero solo rassegnare le dimissioni".