“Per l’ennesima volta ho invitato il sindaco Alessandrini a fermare la macchina procedurale inerente la delibera delle aree di risulta, anche se la stessa venisse approvata dall’aula.
È evidente che il destino di quei 13 ettari si deciderà con la prossima consiliatura dopo le amministrative del 26 maggio: se dovesse rivincere il centrosinistra è chiaro che già il 27 maggio l’iter potrà partire così come pensato; ma se dovesse vincere una delle due attuali opposizioni, il centrodestra o il Movimento 5 Stelle, è altrettanto evidente che l’attuale procedura sarà bloccata perché abbiamo idee diverse di sviluppo. E allora evitiamo di oberare i nostri uffici tecnici comunali di un lavoro che oggi rischia di essere semplicemente inutile”. Lo ha detto il consigliere comunale della Lega Marcello Antonelli nel suo intervento all’apertura del dibattito sulla delibera inerente la riqualificazione delle aree di risulta e di realizzazione del Parco centrale, approdata oggi in aula con il peso di 5mila emendamenti sul groppone.“Sono amareggiato - ha detto il consigliere Antonelli – perché credo che un progetto di questo tipo avrebbe meritato ben altro dibattito con una partecipazione diversa, anche delle forze politiche, nella netta distinzione marcata dalle elezioni 2014. E invece oggi mi sono ritrovato con tanti banchi del centrodestra vuoti e tanti banchi invece occupati da chi si ritrova in Consiglio comunale solo perchè era agganciato al sindaco Alessandrini e che dopo cinque anni trascorsi nella maggioranza di sinistra, con l’ennesima virata pensa di rifarsi una verginità politica trasmigrando nel centrodestra. La verità è che siamo agli sgoccioli di una consiliatura confusa per cinque anni, e oggi non credo che in tanti possano parlare, anzi tanti dovrebbero tacere avendo in cinque anni votato le delibere solo per ordini superiori. Oggi mi confronto solo con chi ha lavorato al progetto, pur nelle reciproche differenze che noi abbiamo marcato con diversi emendamenti che, nella stragrande maggioranza, tendono ad apportare modifiche su quelli che, secondo noi, sono i punti su cui abbiamo tentato di aprire il dibattito, il terminal bus piuttosto che i parcheggi, che a nostro giudizio sono insufficienti come previsti nel progetto. Rispetto alla maggioranza del sindaco Alessandrini abbiamo idee diametralmente opposte rispetto alle dimensioni e alle funzioni del Parco Centrale e sui box auto, per i quali, a nostro giudizio, esiste un mercato. E poi ci sono molte criticità, a partire dal fatto che la maggioranza non è stata in grado di dirci come si compenserà il milione e mezzo di minori entrate per Pescara a fronte di un predissesto per il quale non sarà possibile aumentare ulteriormente la pressione fiscale a carico dei pescaresi. Con il progetto del sindaco Alessandrini si determinerà un buco per vent’anni di oltre 1milione di euro e nessuno può far finta di nulla perché poi con quel problema ci dovrà fare i conti la prossima amministrazione. Così come è sbagliata l’idea di costruire nuovi palazzi, 3 o 4, come quelli esistenti: noi dobbiamo creare le condizioni per cui le aree di risulta devono diventare un Polo attrattore e non lo facciamo con 4 palazzi, dove piuttosto dovremmo prevedere un vuoto. Spiace – ha proseguito il consigliere Antonelli – aver riscontrato la totale assenza di disponibilità a ragionare sul progetto e ad apportare modifiche. Ora, è chiaro che noi abbiamo un progetto alternativo che prevede anche un iter diverso, che consisterà nel rilancio di un concorso di idee, Commissione di saggi e referendum cittadino. È certo che nessuno potrà mai accontentare tutti, ma possiamo garantire una effettiva partecipazione dei cittadini con uno strumento che non è quello delle Osservazioni. Oggi ce ne sono più di 5mila, ma è evidente che i cittadini contrari al progetto della sinistra sono molti di più. Ora, a mio giudizio la delibera portata in aula può anche essere approvata perché tanto sarà l’amministrazione comunale che entrerà a maggio a decidere il destino delle aree di risulta, la procedura attuale si bloccherà e non accadrà nulla, se non un inutile lavoro degli uffici. Per questo io invito il sindaco Alessandrini a fermarsi per evitare un inutile lavoro. La delibera si giocherà con le prossime elezioni di fine maggio, quando la città si esprimerà anche su questo tema: questo è un progetto che ha certamente dei limiti, ma che può essere in parte salvato apportando delle sostanziali modifiche”.