“I rifugi storici del dell’Appennino” è il tema della terza conferenza che si svolgerà mercoledì 5 giugno (in replica il 12) alle 17,30 presso la sede della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del’Abruzzo, nell’ambito del ciclo “I mercoledì a Palazzo Zambra”.
Relatore è l’architetto Marcello Borrone che illustrerà il progetto di ricerca “Rifugi del Mediterraneo” sostenuto dal Club Alpino Italiano Abruzzo, finalizzato a valorizzare il rifugio e il CAI, nella sua identità appenninica, così differente dalle Alpi. Il progetto ha trovato il coinvolgimento della Facoltà di Architettura Dipartimento di tecnologia di Pescara, della Regione Abruzzo, del Parco della Majella, del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, del Parco Regionale Sirente Velino. La prima fase della ricerca è la ricognizione storica e geografica delle più antiche strutture che hanno consentito la frequentazione delle montagne abruzzesi, svelando il notevole patrimonio edilizio e architettonico, ancora presente, nelle alte quote. E’ il Giuseppe Garibaldi nel 1886 il primo rifugio costruito sul Gran Sasso a Campo Pericoli, poi il Duca degli Abruzzi nel 1908, fino al Bruno Pomilio negli anni ‘70.
“L’Abruzzo rappresenta la punta di eccellenza degli Appennini, in questo ambito così particolare-afferma la Soprintendente Rosaria Mencarelli- ma è ritenuto immeritatamente marginale; pertanto all’incedere di nuovi modelli di sviluppo socio-economico, si pone il tema dell’irriproducibilità del patrimonio”.
L’obiettivo è costituire la base scientifica con la quale affrontare gli aspetti di pianificazione turistica, di architettura, di edilizia, tecnologici e culturali, volti a riutilizzare il patrimonio locale esistente, nell’ambito dello sviluppo sostenibile appenninico in alta montagna.