31 MAGGIO 2012. "Sulla revisione della geografia giudiziaria bisogna orientare le scelte bilanciando congruità delle spese ed efficienza degli uffici, quindi ascolto del territorio e valore della prossimità della giurisdizione". E' quanto sottolineato oggi al Tribunale di Lanciano, tra i cinquantasette piccoli presidi a rischio soppressione, i rappresentanti del consiglio nazionale forense che sta effettuando uno studio sui territori, che sull'argomento ha già scritto al Governo e al Parlamento. Lanciano è tra i sei tribunali italiani scelti per il
confronto e dove i procedimenti penali vengono chiusi entro un anno. I membri del Cnf, guidati da Claudia Morelli, hanno
incontrato anche il procuratore Francesco Menditto, l'avvocato Sandro Sala, presidente del Foro di Lanciano, e il sindaco Mario
Pupillo. "Tagliare non significa risparmiare, è stato detto in conclusione, nel corso di una conferenza stampa. La regola è
diventata quasi il motto di chi difende i piccoli tribunali dalle cesoie dello Stato pronto ad apportare tagli indiscriminati alla spesa pubblica. Tagli che finiranno, si sono detti certi al Cnf, per eliminare anche quelle strutture eccellenti e poco dispendiose. Il Governo non deve fare questo errore". Le parti chiedono non una politica dei tagli lineari puri e semplici, ma della verifica, caso per caso, stabilendo quali i carrozzoni da alleggerire e quali le eccellenze da premiare. Il legislatore non ha neppure considerato la spesa economica ed ambientale per collegare i territori orfani delle sedi con i tribunali sopravvissuti". Nel caso di accorpamento di Lanciano a Chieti ciò comporterà, tra personale e avvocati, in un anno si percorreranno venticinque milioni di chilometri con una di produzione CO2
inimmaginabile, così come i costi per il carburante. Lanciano mesi fa ha presentato al ministero un progetto che prevede
l'accorpamento di Lanciano e Vasto con un risparmio di 250 mila euro l'anno. "Anche alla Giustizia va applicata la spending
review, è stato infine precisato, come previsto dalla legge di stabilità, senza alcun taglio lineare, ma con valutazione dei costi standard".