2 APRILE 2012. Ennesimo fatto di sangue, nella tarda serata di ieri a Pescara, è stato assassinato Domenico Rigante, ventiquattro anni, ultrà della formazione biancazzurra al termine di una lite scoppiata all'interno di un appartamento in via Luigi Polacchi dove per cause in corso di accertamento hanno fatto irruzione alcuni rom. La tragedia si sarebbe consumata al termine di una lite quando è stato esploso un colpo di pistola contro il ventiquattrenne che, trasportato all'ospedale civile Santo Spirito di Pescara, è deceduto prima della mezzanotte. Sul luogo della tragedia sono giunti gli agenti della Squadra mobile della Questura di Pescara che hanno immediatamente avviato le indagini e contemporaneamente stretto di assedio il quartiere di Pescara Portanuova alla ricerca dell'omicida che farebbe parte di una nota famiglia di nomadi residente in Città. Dai primi accertamenti non è da escludersi un errore di persona in quanto il destinatario del raid punitivo doveva probabilmente essere il fratello gemello di Domenico Rigante, Antonio, riuscito a mettersi in salvo. Ed è immediatamente partita la "caccia all'uomo" che, secondo quanto si è appreso è un giovane Rom ventinovenne di Pescara, Massimo Ciarelli, tutt'ora ricercato per aver commesso il fatto. La sua foto segnaletica è stata resa pubblica, in queste ore, dalla Questura di Pescara. La vittima, Domenico Rigante era sottoposto a Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) ed era conosciuto alle forze dell'ordine perché coinvolto in indagini riguardanti una rapina e lo spaccio di droga. Anche l'inseguito, il fratello Antonio, ha dei precedenti penali. L'inchiesta sulla morte è coordinata dal Pm Salvatore Campochiaro. Gli investigatori ritengono che l'aggressione sia da ricondurre ad attriti tra un gruppo di ultras del Pescara ed alcuni nomadi locali per motivi estranei all' ambiente calcistico.