Sono stati arrestati i presunti autori della violenta rapina messa a segno a Lanciano nella villa dei coniugi Martelli: in manette sono finiti stamane tre giovani romeni che stavano per partire con l'auto usata per il colpo.
Si tratta di Aurel Costantin Turlica, 22 anni, Cosmin Ion Turlica, 20 anni, Aurel Ruset, 25 anni.
I tre sono parenti stretti: due fratelli e un cugino, uno risiede a Lanciano, gli altri erano arrivati alcuni giorni fa uno da Padova, l'altro da Parigi.
A loro carico "sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza".
"Le indagini - si legge in una nota - hanno consentito in pochissimi giorni di acquisire elementi di reità nei confronti dei cittadini stranieri per i reati di rapina, sequestro di persona, lesioni gravissime, porto d'arma; i predetti erano già monitorati per ipotesi investigative relative a reati contro il patrimonio". Nella notte le Forze dell'Ordine, "già sulle tracce dei malviventi, ritenendo concreto il possibile allontanamento degli stessi dal territorio nazionale" hanno deciso di accelerare le investigazioni.
Avevano addosso circa 3.400 euro. Due di loro sono stati portati in Commissariato per gli interrogatori, il terzo si era nascosto nell’abitazione di Corso Roma civico 112 dove pare i banditi vivessero da soli 10 giorni.
Una palazzina nel centro storico della città, vicino alla chiesa di Santa Chiara, una strada che è stata letteralmente invasa dai lancianesi che si sono appostati sotto l’edificio per tutto il giorno in attesa di vedere con i loro occhi il volto degli aggressori. Di quelle persone capaci di compiere atti tanto efferati nella loro città e contro due loro concittadini stimati da tutti.
Il terzo rapinatore è stato portato fuori intorno alle 17.30, ad accoglierlo insulti ed improperi, per le forze dell’ordine invece un lungo e caloroso applauso per il lavoro svolto da giorni e senza tregua.
Giornata convulsa quella di oggi per gli inquirenti, carabinieri, polizia Guardia di Finanza insieme, a lavoro senza sosta.
L'assalto dei banditi, era iniziato domenica mattina intorno alle 4. La casa della coppia 69enne: Niva Bazzan e Carlo Martelli chirurgo in pensione, si trova in località Villa Carminello vicino al popoloso quartiere Santa Rita.
I banditi, sarebbero entrati da una grata, calandosi da lì e finendo nella taverna, da dove poi hanno avuto facile accesso alle stanze superiori. La coppia è stata svegliata dalla violenza dei malviventi, in particolare dall’unico che non taceva, il capo della banda, sono stati picchiati e tenuti in ostaggio per due ore. Ma era la cassaforte che cercavano, convinti di trovarla. Per questo hanno infierito sui due malcapitati. Alla donna è stato addirittura tagliato una parte dell'orecchio destro, probabilmente con una roncola. Quando i banditi hanno lasciato la casa, intorno alle 6, Carlo Martelli, è riuscito a liberarsi dalle fascette di plastica con cui era stato legato, a liberare la moglie e a dare l'allarme al fratello che vive nei pressi della villa. Il medico ha riportato un trauma cranico facciale, alla donna sono stati applicati dei punti di sutura. E stamane il prefetto di Chieti Corona ha fatto visita in ospedale ai coniugi Martelli. “Grazie alle forze dell’ordine ora ci sentiamo sicuri e non vediamo l’ora di tornare a casa” hanno detto.