Il Chieti Calcio Femminile ha sicuramente stupito per il cammino fatto finora in campionato.
Le neroverdi sono andate ben oltre ogni più rosea aspettativa e, dopo la sconfitta all’esordio contro il Latina, hanno inanellato una serie di risultati utili consecutivi senza più perdere conquistando il secondo posto in classifica con cinque vittorie e tre vittorie.
Sono arrivate ottime prestazioni e risultati prestigiosi in casa e su campi difficili quali Catania, Napoli e Trani a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto da mister Lello Di Camillo e il suo staff.
Una squadra ricostruita quasi nella sua totalità la scorsa estate con un mix di alcune giocatrici esperte e tante ragazzine di belle speranze e poi l’arrivo in corsa dell’islandese Antonsodottir.
Tutte le giocatrici hanno saputo in questi mesi dare il giusto apporto sposando un progetto lungimirante della società che è vogliosa di tornare presto a calcare palcoscenici ancora più importanti.
Mister Lello Di Camillo spiega come sia stato possibile raggiungere questi obiettivi nel minor tempo possibile:
“Ci vogliono tante componenti per costruire una buona squadra. I risultati sono andati ben oltre le previsioni visto che siamo ripartiti quasi da zero. Il merito non è solo mio, ma anche delle persone che hanno riposto la loro fiducia in me aiutandomi e poi soprattutto delle ragazze che si sono immedesimate in questo discorso di ricostruzione. È stato un cammino fatto a piccoli passi perché la partenza non è stata semplice: prima di dover allestire subito la squadra abbiamo dovuto lavorare su parecchi fronti sia su quello economico che sulla ristrutturazione della società e a mano a mano abbiamo inserito delle persone che hanno sposato la nostra causa. Le ragazze mi stanno dando una mano: non era facile abbracciare il Chieti in questo momento, si sa che nei momenti bui nei quali c’è carenza economica è ancora più difficile farlo. Stiamo lavorando bene insieme e i risultati ci stanno dando ragione”.
Mister Di Camillo spiega così le scelte fatte per allestire la rosa della squadra:
“Mi sono guardato tantissimo intorno, non ho voluto fare scelte affrettate: trovare tanto entusiasmo intorno a me mi ha aiutato a ricostruire la rosa.
A cavallo fra la scorsa stagione e quella nuova ci sono stati momenti di indecisione , si è rischiato anche di non iscriversi al campionato. All’esterno la gente ti osserva con qualche timore in più quando sei in difficoltà dunque non è stato facile andare a scovare giocatrici. Qualche ragazza è rimasta, non solo le mie figlie, ma anche Barbara Benedetti, Gangemi che veniva da un periodo di inattività a causa di un grave infortunio, Vukcevic è tornata da Roma. Tutte loro insieme ad alcune ragazzine della Primavera dello scorso anno ci hanno dato una base dalla quale ripartire. Siamo poi riusciti in corsa a prendere anche la giocatrice islandese Kristrun Antonsodottir che si è inserita bene, ha trovato l’ambiente buono per farlo, questo ci lascia ben sperare per il futuro: dopo aver ormai trascorso il mese di ambientamento credo potrà ora dare ancora di più in campo”.
Si parla anche del mercato appena concluso ed anche su questo il mister è molto schietto e sincero:
“Non abbiamo trovato sinceramente persone disponibili a darci una mano o che potessero essere di nostro gradimento per rafforzare la squadra dunque per ora andremo avanti come stiamo anche se la rosa ha poche ragazze. Nell’ultima partita ci sono state due ragazze indisponibili ed è stata dura, con altre in più in formazione forse si avrebbe uno spessore maggiore. Non è da escludere però che, fra coloro che si faranno svincolare, noi potremo trovarne una che possa aiutarci ad essere ancora più competitivi”.
Il Chieti è attualmente secondo e, come si dice sempre, “l’appetito vien mangiando”:
“Ora siamo nel gruppo in alto dove si lotta per il secondo e terzo posto – sottolinea il mister - e vogliamo cercare di non abbandonare questo obiettivo. A questo punto il lavoro maggiore è stato fatto, quello di grande sacrificio sotto tanti punti di vista, ora diventa più un lavoro mentale perché, dal momento che siamo lì in classifica, non dobbiamo mollare la presa visto che un calo di tensione potrebbe portare qualche risultato negativo e di conseguenza problemi. Dobbiamo tenere duro, andiamo incontro alla domenica di riposo e forse potremmo perdere il secondo posto. Avremo poi la trasferta a Roma: noi non siamo all’altezza del loro organico però dobbiamo andare lì per prendere punti e tenerci a galla nel gruppo di testa, poi dovremo avere la giusta concentrazione e lavorare sodo fino alla fine per non farci sfuggire questo obiettivo importante”.
Le neroverdi in questo girone di andata che si avvia alla conclusione hanno affrontato partite difficili uscendone bene e ottenendo alla fine la scia di risultati utili consecutivi che le ha portate nelle alte sfere della classifica.
“La squadra non molla mai – rimarca mister Di Camillo - abbiamo affrontato tre trasferte molto dure.
A Catania eravamo sotto 2-0, abbiamo recuperato giocando quaranta minuti in dieci rischiando anche di vincere. A Napoli meritavamo la vittoria e ci siamo dovuti accontentare di un pareggio anche se un campo difficile come risultato può andare anche bene. A Trani, su un campo altrettanto duro, che a mio giudizio si rivelerà durissimo per tutti, contro una squadra molto forte, siamo andati a fare una grossa prestazione nel secondo tempo, eravamo in vantaggio, siamo andati sotto e poi siamo riusciti a vincere: non so quante squadre ci sarebbero riuscite dopo aver dominato nel primo tempo ed aver subito il sorpasso nei primi dieci minuti del secondo. Il Chieti è una squadra di carattere, ha molti limiti tecnici e forse anche tattici, ma sopperisce a questi con la grinta e il carattere appunto, in qualche circostanza anche personalità”.
Le conferme ma anche le sorprese sono state tante in questo cammino fatto fino ad oggi.
“Le ragazze esperte si sono confermate e quest’anno hanno dato qualcosa in più sotto il profilo dell’aiuto e della collaborazione vedendo le difficoltà che la società aveva: sono state importanti sotto l’aspetto dell’unione e del gruppo. Oltre a rispettare le mie aspettative sul campo, mi stanno dando una grossa mano sposando la causa a trecentosessanta gradi.
Per quanto riguarda le ragazzine qualcuna ha dato un po’ di più, altre meno, ma questo è un rischio quando si buttano nella mischia ragazzine nate ad esempio nel 2002 o 2003: va bene ciò che hanno dato finora.
La Mattina si era aggregata a noi in ritiro: lei, esperta vista l’età e i campionati giocati, a questi livelli non aveva però finora mai giocato (aveva disputato solo campionati di C), ci sta dando una grandissima mano, anche lei con la grinta sta facendo bene, ha sfoderato delle ottime prestazioni e anche in gruppo sta bene. Pica fa un grosso lavoro sporco in campo, sotto porta non è stata prolifica per ora, speriamo che anche la sua percentuale realizzativa aumenti. Lei lavora positivamente per la squadra, in qualche partita può aver dato un po’ di più, in altre meno, ma anche in questo c’è una spiegazione. Noi non siamo forniti di tante punte nel reparto avanzato dunque il supporto che le viene dato non è da parte di un’altra attaccante o altre due, cosa che potrebbe renderla più lucida sotto porta, ecco perché deve sacrificarsi tanto visto che io di solito gioco solo con lei davanti magari con Vukcevic che a volte alzo e abbasso a seconda delle situazioni. Pica si trova alla prima esperienza in B, sta dando il massimo e si è inserita bene in gruppo”.
Non manca una nota positiva anche per le figlie Giulia e Giada:
“Sono molto soddisfatto dell’apporto di Giulia e Giada: se il progetto del Chieti Calcio Femminile va avanti lo devo anche a loro, ci tengono molto, hanno questa maglia addosso, amano i colori neroverdi e hanno sposato questa causa già tanti anni fa impegnandosi a far sì che questa squadra potesse calcare ancora palcoscenici importanti. Loro sono state le prime ad avere e darmi la forza di ripartire”.
Domenica il Chieti riposerà per un turno in attesa del big match in trasferta contro la Roma, partita difficilissima contro un avversario che sta facendo un campionato a parte (viaggia a punteggio pieno) ed ha un organico fortissimo, ma sognare è lecito per le neroverdi che lavoreranno sodo per presentarsi al meglio all’appuntamento del 23 dicembre e cercare di portare a casa un risultato positivo. Il mister ci crede:
“La Roma è una squadra collaudata già da qualche anno, si è rafforzata, è forte ed equilibrata in tutti i reparti. Dopo alcune stagioni nelle quali è stata beffata sul finale merita di vincere questo campionato e sicuramente lo farà perché è superiore di gran lunga alle altre compagini. Noi dobbiamo andare lì per giocarcela senza paura. Dopo la prima sconfitta in casa ce la siamo giocata con tutte le altre e abbiamo inanellato una bella striscia di risultati positivi, non vogliamo interromperla, dobbiamo cercare di prendere punti su tutti i campi. Dobbiamo rispettare il valore della Roma sapendo che loro, oltre ad essere più forti, giocano con una certa serenità maggiore della nostra. Per me saliranno loro in Serie A: non so che resistenza opporranno le altre squadre, ma noi non ci sentiamo competitivi come la Roma quest’anno per la vittoria del campionato. Dobbiamo andare lì però per dare il massimo e cercare di prenderle di sorpresa e portare magari punti a casa”.