Ventitré tartarughe marine sono state trovate morte sulla spiaggia di Termoli nel 2016. Le principali cause di decesso le reti da pesca e gli attrezzi utilizzati dai pescatori, poi l'ingestione di ami, mentre la terza causa è rappresentata dall'ingestione di plastica, in molti casi buste. "Quando vengono trovate vive - spiega il comandante del Porto di Termoli Sirio Faè - vengono trasferite al Centro Cetacei di Pescara dove vengono ospedalizzate e sottoposte a cure adeguate.
Per quanto ci riguarda collaboriamo con il Centro di Pescara anche nelle operazioni di rilascio in mare delle stesse una volte guarite". Del problema della plastica in mare, in particolare delle buste ingerite dalle tartarughe che le scambiano per fauna marina, ha parlato oggi anche il comandante della Polizia municipale di Termoli, Massimo Albanese, nel corso della conferenza stampa di bilancio dell'attività condotta nel 2016. "Sono molte nel 2016 le tartarughe marine morte sulla spiaggia, alcune dopo aver mangiato buste di plastica. Secondo l'autorità portuale, negli ultimi anni c'è un miglioramento della situazione del mare. "Rispetto agli anni '70 e '80 c'è un livello di attenzione elevato per l'ambiente, molto più forte in Italia rispetto ad altri Paesi - commenta Faè - Le acque sono monitorate e le risultanze delle analisi sono in continuo miglioramento. Anche la normativa internazionale sul trasporto degli idrocarburi via mare ha portato risultati positivi"