Qualche settimana fa l’assessore Cuzzi, in una lunga conferenza stampa, ci ha accusati di creare allarmismo poiché avremmo diffuso false notizie:
“…si è diffusa una notizia che noi dalle indagini fatte internamente riteniamo falsa e infondata, cioè quello per cui il grano della pasta fornita alle mense scolastiche, si ritiene essere non di provenienza italiano. Noi smentiamo categoricamente questa notizia. Quello che hanno detto i cinque stelle è totalmente infondato, la polemica politica deve avere una fondatezza, ed anche un limite…”
Queste le dichiarazioni dell’Assessore Cuzzi che, davanti a giornalisti e telecamere, additava il M5S come gente che sa solo polemizzare, e raccontare “balle” ad arte per incutere nella cittadinanza allarmismi inutili e dannosi. Ed invece, avendo lavorato sempre con coscienza e cognizione di causa, avendo acquisito e studiato i vari documenti e grazie ad ispezioni effettuate abbiamo valutato che, a nostro avviso, emergono difformità tra le forniture ed il bando e l’offerta tecnica. Proprio sulla base di ciò e sulla base del nostro esposto è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Pescara e, più specificatamente, dalla Dott.ssa Mantini.
Questo a significare - dichiara Di Pillo - che ogni nostro atto relativo alla storia della mensa scolastica a Pescara, è stato sempre votato a migliorare il servizio, ma soprattutto al rispetto del capitolato e delle regole dettate da un appalto molto oneroso (17 milioni di euro per cinque anni), ed anche molto complesso.
L’allegato 7 del capitolato speciale d’appalto è chiarissimo e a pag. 9, quando si riferisce a “Paste alimentari e farine”, enuncia: “deve essere prodotta con farine di grano duro COLTIVATO E PRODOTTO in Italia”. Nelle due dichiarazioni dove la ditta produttrice della pasta risponde ai quesiti del Bando del Comune di Pescara, si parla di grano di “provenienza italiana” e non di grano “coltivato in Italia”. Ma, da un’analisi dello stesso marchio, emergerebbe come la pasta sia prodotta con una miscela di grani italiani ed esteri.
Il vero problema dei grani esteri è la possibile presenza di Glifosato e micro-tossine potenzialmente dannose per l’uomo, come emergeva, tempo fa, dalla trasmissione “Report”, che raccontò di come veniva trattato il grano canadese per l’uso massiccio di questo diserbante.
Ma - dichiara il deputato Colletti – il problema non è solo di sicurezza alimentare bensì di riattivare la filiera italiana del grano, favorendo così le nostre aziende e non le grandi multinazionali.
“Dopo l’esposto presentato dal Deputato M5S Andrea Colletti e dal sottoscritto - prosegue Di Pillo - la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta ed ora, a neppure due mesi dall’avvio del servizio refezione mensa, abbiamo saputo che le due ditte in ATI che gestiscono il servizio hanno cambiato un’altra volta tipologia di pasta utilizzando, sembrerebbe, un prodotto che corrisponde ai requisiti richiesti da capitolato, cioè con grano COLTIVATO E PRODOTTO in Italia.”
La certezza di stare sempre e comunque dalla parte della città di Pescara e dei Pescaresi ci ha indotto ad andare avanti, consapevoli che il nostro lavoro, come per il precedente bando, possa ridare dignità ad un servizio che nell’ultimo decennio ha perso di qualità. Come la dignità che, a nostro avviso, ha perso l’Assessore Cuzzi che difendendo l’indifendibile è inciampato in questa brutta storia. A questo punto non gli rimane che chiedere scusa ai genitori dei bambini che mangiano nelle mense scolastiche e magari dimettersi da un ruolo che, evidentemente, non riesce ad espletare al meglio e che ha procurato, a lui e a tutti i cittadini interessati, solo guai da quando la delega per le mense scolastiche gli è stata assegnata.