“Dopo cosi tanti giorni non accusiamo nessun segno di stanchezza , noi difenderemo il sito fino alla fine”. Cosi il segretario provinciale della Fiom Cgil di Chieti Davide Labbrozzi dinanzi ai cancelli della Honeywell di Atessa, dove i 420 lavoratori sono in presidio permanente per protestare contro la decisione dell'azienda statunitense di chiudere lo stabilimento della Val di Sangro e delocalizzare la produzione in Romania e Slovacchia. Dal 18 settembre davanti i cancelli della fabbrica, che nel sito abruzzese produce turbo compressori per auto, giorno e notte i lavoratori restano a lottare per difendere il loro posto di lavoro. “L'azienda ha beneficiato di una serie di meccanismi legislativi per non pagare le tasse al nostro Stato – denuncia Labbrozzi- sappiamo che quest'azienda ha risparmiato oltre un miliardo di euro quindi significa che hanno guadagnato tanto, ma che non hanno distribuito alla collettività ciò che dovevano distribuire, noi in questi giorni valuteremo la possibilità di denunciare questi atti alla Guardia di Finanza – conclude il segretario provinciale della Fiom Cgil - e la lotta proseguirà anche per far emergere questi fatti oscuri”. I 420 lavoratori della Honeywell producono ogni anno piu' di 700mila turbo e oltre 1.600.000 motori. “Noi siamo dei guerrieri - dice un rappresentante delle maestranze - crediamo nel nostro posto di lavoro e ci stanno rubando qualcosa di nostro che abbiamo costruito in questi anni e saremo qui fino all'ultima goccia di sangue perché abbiamo le famiglie .”