“La struttura di Carapelle Calvisio è stata individuata dal Dipartimento Lavoro e Sociale della Regione Abruzzo, che fa capo all’assessore della Lega Fioretti, lo stesso che ha reso ultima la nostra Regione per il pagamento della Cassa Integrazione, lo stesso che ha privato 233 studenti dell’Università dell’Aquila della possibilità di avere borse di studio.” E’ quanto sostiene in una nota Il Pd dell’Aquila che sottolinea in una nota il clamoroso autogol, secondo il partito, commesso dal deputato Luigi D’Eramo che ha denunciato l’arrivo di 100 migranti, da sottoporre alla quarantena Covid, nel piccolo centro dell’aquilano, paesino di 80 anime, annunciando la ferma opposizione della Lega. “La Prefettura dell’Aquila, ricevuta l’indicazione dalla Regione, - continua il Pd - ha rimesso la questione alla Asl 1 perché ne verifichi l’idoneità sanitaria e le misure di sorveglianza. Quindi ASL1 e Regione, non il Governo, dovranno esprimersi nel merito. Tuttavia qualora fosse, i migranti verranno ospitati nella struttura in numero proporzionato alla popolazione residente, sconteranno un periodo di quarantena senza poter lasciare la struttura e poi, sotto il controllo delle autorità italiane, saranno ridestinati altrove secondo gli accordi internazionali. Abbiamo sempre detto quale politica bisogna seguire per i nostri centri montani (ambiente, turismo, agricoltura di qualità, servizi) – continua il Pd aquilano - e oggi essa diventa ancor più perseguibile proprio per l’effetto della pandemia che irrimediabilmente allontanerà le persone dai luoghi di maggiore afflusso. Invero tale politica di protezione ambientale è stata sempre avversata dalla destra, come oggi fa in modo confuso e distorsivo con i migranti. Conclude il Partito. Pronta la risposta prima del coordinatore regionale della lega, il deputato aquilano Luigi D’Eramo e poi dello stesso assessore al sociale Piero Fioretti: "La Regione non ha alcun potere decisionale sull'arrivo di migranti sul proprio territorio, ma deve semplicemente limitarsi a fornire le informazioni richieste dalla Prefettura, dalle quali non può certo esimersi - dice D’Eramo - Come di consueto il Partito democratico dimostra di non conoscere i temi, le procedure e i documenti, ma nonostante questo si arroga il diritto di replicare a questioni che evidentemente non conosce, peraltro strumentalizzandole. Un autogol oggettivo quello del Pd – dice D’Eramo - che ha diffuso una serie di informazioni del tutto prive di fondamento.La Lega ha sollevato un problema che non è affatto ideologico, ma molto pratico. Pensare di poter mettere in una comunità di ottanta persone, gran parte delle quali di età avanzata, un nutrito drappello di migranti, che per stessa ammissione del sindaco di quel borgo può arrivare fino a cento unità, è inammissibile e inaccettabile in qualunque Paese civile. Quanto agli aspetti tecnici, - continua il deputato della Lega - fa piacere apprendere che il Pd è già a conoscenza delle modalità con cui i migranti saranno inseriti nella struttura, ovvero in numero proporzionale alla popolazione residente. Se davvero fosse così, sarebbe molto interessante conoscere anche quale è la proporzione corretta su un totale di 84 abitanti. La Lega ritiene, senza ombra di dubbio, che questo numero debba essere pari a zero, ma evidentemente il Pd, nel solco di quanto ha sempre fatto e sostenuto, concepisce che l'identità di una piccola comunità possa essere stravolta in questa maniera". Conclude D'Eramo. Ma arriva anche la replica dello stesso assessore regionale al sociale Fioretti che si difende così alle dichiarazioni del Pd che lo accusa di aver segnalato proprio lui la struttura di Carapelle Calvisio. “"Il Pd è sempre menzognero e dannoso per i cittadini abruzzesi: il Servizio Programmazione Sociale della Regione Abruzzo, quale atto dovuto, ha diffuso nella stessa giornata, il 22 aprile, in cui è stata inviata, la nota della Prefettura di L'Aquila ai partner degli interventi Fami a favore degli immigrati di tutto il territorio regionale.- scrive Fioretti - A seguito della comunicazione, il servizio sociale ha ricevuto un'unica mail di disponibilità (rimasta tale fino al 27 aprile) da parte di un responsabile Caritas e ha provveduto ad inoltrare la mail ricevuta, quale semplice passa carte obbligato, alla Prefettura".