Tornare a scuola in sicurezza. E’ una delle principali sfide da affrontare nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. Della questione si è parlato anche nel consiglio comunale straordinario di ieri pomeriggio, convocato per la prima volta in videoconferenza. «Ad oggi siamo ancora in attesa di indicazioni chiare dal governo su come far rientrare alunni, insegnanti e personale in sicurezza nelle nostre scuole», ha detto il vice sindaco e assessore a Pubblica istruzione e Lavori pubblici, Giacinto Verna, rispondendo alle sollecitazioni della minoranza, «si sta ancora discutendo se gli studenti entreranno tutti assieme o a doppio turno, se una parte della classe sarà a scuola e un’altra continuerà a frequentare le lezioni in remoto. Al momento non si conosce neanche la data della riapertura delle scuole, l’unica certezza è il distanziamento sociale». In questo vuoto normativo e di informazioni, gli assessorati ai Lavori pubblici e alla Pubblica istruzione non sono rimasti fermi. «In questo periodo», spiega Verna, «mi sono confrontato con tecnici e funzionari dei settori e ho incontrato in videoconferenza i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi. Domani stesso avremo un altro tavolo tecnico. Nella fase 1 il Comune di Lanciano ha attivato il progetto SocialNido per continuare a dare, con la didattica a distanza, un servizio a titolo gratuito alle famiglie, mantenendo al contempo rapporti di collaborazione e lavorativi con le educatrici, anche di cooperative esterne, per non lasciarle senza lavoro e senza stipendio. Abbiamo inoltre continuato ad erogare il servizio di assistenza specialistica a circa 70 bambini disabili, seguiti con la didattica a distanza o incontri a domicilio». Nella fase 2 sono tre le direttrici su cui ci si muove: ordinaria amministrazione, cantieri e progettazione. «Con le scuole chiuse stiamo facendo tutti gli interventi di minuteria per verificare che tutto sia a norma e funzionante», spiega il vice sindaco, «stiamo portando avanti i progetti già finanziati di edilizia scolastica, come l’adeguamento sismico alla primaria Olmo di Riccio e all’infanzia D’Amico.
Nelle prossime settimane saranno appaltati 300mila euro di interventi per il miglioramento strutturale e la messa in sicurezza di altre cinque scuole. Infine ci stiamo anticipando con sopralluoghi e verifiche, e richiedendo anche qualche preventivo, per capire come riorganizzare le scuole per la riapertura: la messa in sicurezza di ingressi e uscite, la disposizione degli arredi per rispettare il distanziamento sociale, l’aerazione delle aule. Ma questa è una sfida nuova e, quindi, c’è massima apertura al contributo di tutti». «Nel decreto “Rilancio” del governo», conclude Verna, «ci aspettiamo norme e protocolli, certi e chiari, e fondi pubblici dedicati per aiutare gli istituti scolastici e i Comuni a rendere le scuole sicure. Ma tutto questo deve avvenire adesso, non fra qualche mese, altrimenti non potremo essere pronti a riaprire le scuole in autunno».