1 febbraio 2012. "Chi viene in questa Regione, prende soldi pubblici e poi trasferisce i propri stabilimenti in altri paesi, non può più avere il sostegno pubblico né oggi né mai - non usa mezzi termini il Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio - c'è una proposta che la regione Abruzzo dovrebbe prendere in considerazione e cioè che i consorzi industriali che hanno dato i terreni delle zone industriali nelle vallate della nostra regione, posso chiedere la retrocessione dei terreni che erano stati pagati certamente a prezzi non di mercato. Vogliamo rilanciare la manifattura italiana - continua Di Giuseppantonio - vogliamo rilanciare soprattutto nel tessile il prodotto Made in Italy; questo significa non perdere altri posti di lavoro, non perdere la qualità professionale che è maturata in questi anni, ma soptrattutto dare una prospettiva di crescita alla nostra Regione ma più in generale al nostro Paese. Io come dirigente nazionale dello sviluppo economico dell'Unione Province Italiane, UPI, cercherò di coinvolgere tutte le centosette province, perché approvino un ordine del giorno a sostegno di questa iniziativa, nella speranza che ci siano anche parlamentari che vorranno, nel parlamento, fare una proposta di legge in tal senso. Significa bloccare l'emorragia occupazionale che putroppo anche nella nostra Regione è drammaticamente presente, ma soptrattutto con il rilancio del Made in Italy, si potrà dare nuovo impulso all'economia, produrre ricchezza, quindi, occupazione".