Progetto Lanciano si arricchisce di una sezione giovanile grazie a un gruppo di studenti di diverse realtà scolastiche locali, che negli ultimi mesi si sono avvicinati al movimento civico che da dieci anni fa parte della coalizione che amministra la città. Il direttivo dei giovani di Progetto Lanciano è composto da Giacomo Pellicciaro, Tommaso Martelli, Alessandro Dell’Aera, Raffaele Sardellone, Alessandro Muscente, Duilio D’Alessandro.
"Negli ultimi anni i giovani hanno gradualmente perso interesse a partecipare al dibattito politico per via della scarsa interazione tra le istituzioni cittadine e i giovani stessi", dichiara Pellicciaro, uno dei responsabili del direttivo, "questa mancanza si è tradotta in azioni amministrative poco lungimiranti e discostate dalla nostra idea di città innovativa. In questo contesto di rinnovato interesse e di collaborazione con un movimento civico radicato nel territorio vogliamo ritagliarci uno spazio importante nel dibattito pubblico in previsione delle Amministrative del prossimo autunno".
Il gruppo conta già diversi membri, ed è pronto ad aprirsi ad altre realtà giovanili che vogliono condividere un percorso di civismo. "La scelta di partecipare al dibattito pubblico al di fuori di partiti consolidati alla nostra età permette di interessarsi totalmente alla propria città senza i filtri delle consuete scale gerarchiche presenti nelle realtà partitiche", continua Pellicciaro, "non inseguiamo notorietà o fama, ma vogliamo impegnarci unicamente per rendere la nostra città “a misura di giovane”, con spunti e proposte che possano aumentarne l’attrattività e valorizzarne i punti di forza, per contribuire a costruire insieme una Lanciano più inclusiva".
La costituzione di un gruppo giovanile organico al movimento viene salutata con favore dal coordinatore cittadino Daniele Pagano: "Il fatto che dei ragazzi si stiano avvicinando a noi, peraltro in maniera fondamentalmente autonoma, testimonia il buon lavoro fatto da Progetto Lanciano in questi anni", rivendica Pagano, "non solo a livello amministrativo, ma anche nella capacità di radicamento nel territorio e di rispondere alle istanze che arrivano dal basso".