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Politica

Provincia di Chieti, Progetto DACO: "in Asia con il Covenant of Mayors le buone prassi in materia di energia sostenibile"

16/02/2012 - Redazione AbruzzoinVideo

16 febbraio 2012. E’ stato presentato a Chieti, nell’ambito del Programma Comunitario EuropeAid, il progetto “DACO” - Yes (DA) to the Covenant, un progetto transnazionale per la promozione nei Paesi asiatici dell’iniziativa della Commissione Europea “Covenant of Mayors” (Patto dei Sindaci) . Il progetto “DACO” cofinanziato dalla Commissione Europea, coinvolge sette partner: Provincia di Chieti e Alesa - Agenzia per l’energia della Provincia, Energy Charter Secretariat (Belgio) rappresentato da Urban Rusnak e Dario Chello, la città di Somoniyon (Tajikistan) rappresentata da Mahmadrahim Yusopov, la città di Taraz (Kazakhstan) rappresentata da Mukhtar Toleuliyev, la città di Sumgayit (Azerbaijan) rappresentata Teymur Valiyev e la città di Novogrudok (Bielorussia) rappresentata Siarhei Faliuk. Il progetto è iniziato nel dicembre 2011 ed avrà una durata biennale.

Coordinatore del progetto è la Provincia di Chieti, che dopo aver coinvolto i 104 comuni del territorio nella Covenant of Mayors ed aver redatto circa 40 Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (Seap) si farà carico di esportare il proprio know-how nei quattro Paesi coinvolti: Tajikistan, Kazakhstan, Azerbaijan e Bielorussia.

Il progetto intende incoraggiare e supportare le amministrazioni coinvolte per sviluppare una politica energetica locale più sostenibile all’interno della struttura della Covenant of Mayors, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Pacchetto Clima 20-20-20 nell’area dell’Asia centrale coinvolta.
Questa azione può avere un impatto rilevante sulla pianificazione locale e regionale, e servire per una valutazione uniforme dei miglioramenti apportati in termini di energia. Fulcro dell’azione saranno la preparazione e la realizzazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP) in ogni comune coinvolto nel progetto "DACO".

Gli obiettivi specifici dell’azione saranno: Definire dati statistici standard in termini di riduzione di CO2 e risparmio energetico al fine di migliorare l'efficienza energetica in relazione alle azioni previste nel SEAP; Sviluppare una metodologia comune per la realizzazione di SEAP locali mediante la definizione di un sistema flessibile per controllare le prestazioni energetiche dei comuni e definire piani di interventi correttivi e monitoraggi continui; Attività di formazione (energia e tematiche ambientali) rivolta ai tecnici locali, i quali saranno gli attori chiave nella realizzazione dei SEAP; Avere tecnici specializzati in grado, da un lato, di dare un concreto apporto allo sviluppo dell'azione e, dall’altro, di formare altri tecnici locali sulle stesse materie e la stessa metodologia; Creare un modello di formazione da integrare e migliorare nel corso del tempo; Creare una permanente e solida rete tra i partner in grado di coinvolgere nel futuro altri attori e creare le condizioni per continuare ad esportare l'esperienza dei SEAP; Definire standard di "efficienza energetica comunale" così da creare reti virtuose per l'accesso ai finanziamenti pubblici; Creare le condizioni per stimolare i potenziali investitori (donatori) nel settore delle fonti energetiche rinnovabili; Aumentare la sensibilità verso apparecchiature ed edifici ad alta efficienza energetica, al fine di avere un significativo impatto sulla specifica cultura dei cittadini.


"Il tema dell’energia e in particolare quello dell’efficientamento energetico del sistema locale rappresenta un esempio concreto e da perseguire con ogni mezzo – dice il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio. La Provincia di Chieti opera nel settore ormai da oltre un decennio, avendo già sperimentato nei primi anni del nuovo millennio le fonti rinnovabili e tracciato sin da allora obiettivi di medio termine che in parte siamo riusciti a cogliere. Con il “Patto dei Sindaci”, insieme a tutti i 104 Comuni del nostro territorio, abbiamo rinnovato questa sfida. Il cosiddetto pacchetto comunitario 20-20-20 ci vede attori su vari fronti. Stiamo realizzando i SEAP, Piani d’azione per l’energia sostenibile per tutti i Comuni, abbiamo attivato oltre 11 milioni di Euro sul POR FERS 2007-2013 per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione. Abbiamo firmato il 3 novembre 2011 l’accordo con la Commissione Europea e la Banca Europea per gli investimenti a valere sulla facility “Elena” per ulteriori 80 milioni di euro in efficienza energetica su tutto il territorio della provincia nei prossimi tre anni. Questo grazie anche all’azione della nostra agenzia per l‘energia Alesa, che è una piccola gemma sul nostro territorio e che, pur avvolta anch’essa dalla stretta della crisi finanziaria, sta producendo risultati che ci sono invidiati in tutt’Europa. Il progetto DACO segue il solco già tracciato. L’Unione Europea ci ha reputati tra i pochi all’altezza di esportare il modello del “Patto dei Sindaci” e questo ci rende fieri, ma anche consapevoli della grande responsabilità che ne deriva".

"Sono molto soddisfatto – dice l’Assessore provinciale all’ambiente Eugenio Caporrella: significa che l’idea che nel 2009 mettemmo in campo, ovvero il Patto dei Sindaci, è stata vincente e i risultati sono visibili. E’ chiaro che oggi la Provincia essendo capofila rappresenta l’Unione Europea presso i quattro Paesi asiatici per cui l’impegno da parte mia sarà ancora maggiore. E cercherò di cogliere le esperienze anche di questi Paesi per portarle nella nostra realtà arricchendone il patrimonio in termini di conoscenza. Spero che questa esperienza ci dia anche ulteriori possibilità di scambio culturale ed economico".

"Il nostro modello è stato giudicato straordinariamente valido dall’Unione Europea – dice il direttore generale di Alesa Antonio Di Nunzio. Siamo fra i cinque Enti a livello comunitario ad esportare la Covenant e ciò porterà investimenti anche in questi quattro Paesi attraverso meccanismi del tipo del progetto Elena e quindi anche le nostre imprese avranno l’opportunità di poter lavorare in quell’area dell’Asia".

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