Pescara, 3 agosto 2012. “E' necessario rivedere la filosofia di questo Piano, per evitare che prima o poi arrivino imposizioni dall'alto”. Sono le parole di Roberto Pasquali, Presidente della VI Commissione Consiliare Ambiente in Provincia di Pescara che ha ribadito, anche nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Provinciale, la sua posizione sulla questione: “Non ho mai aderito a questo Piano – ha dichiarato – né quando è arrivato in Commissione, né all'atto dell'adozione in Consiglio Provinciale del dicembre scorso, perché lo ritengo non in linea con le esigenze dei nostri territori, pur svolgendo, correttamente, il mio ruolo istituzionale all'interno di questa Amministrazione Provinciale. Una “filosofia”, quella del Piano, che parte da una raccolta differenziata a monte, passando per le isole ecologiche, come le ha definite il consulente esterno (lautamente ricompensato da questa Amministrazione), le quali non sono altro che aree di stoccaggio dei rifiuti, per poi conferire tutto in discarica, e non a caso si prevede nell'area destinata alla discarica pubblica principale (Piano di Sacco) un vero e proprio polo industriale dei rifiuti. Quello che sta accadendo, e cioè la “battaglia” sui siti idonei o meno, rischia di portare il Consiglio a non indicarne neanche uno, con la più accreditata conseguenza che sarà il soggetto attuatore, e non sappiamo ancora quale, a decidere per noi, quindi, per i cittadini. La mia proposta è quella della realizzazione di impianti di nuova generazione per arrivare a “discariche zero” ma questo non lo si può certamente fare puntando tutto sulla differenziata a monte, perché ha un tasso di raccolta talmente basso che porta all'utilizzo inevitabile di grandi discariche. Per cui – continua Pasquali – bene la differenziata porta a porta, che rappresenta un atto di cultura e di civiltà, ma tutti dobbiamo essere consapevoli del fatto che non è la panacea di tutti i mali; il problema potrebbe essere risolto, e lo ripeto, mediante impianti di nuova generazione, purtroppo non previsti da questo Piano. E' importante considerare la valenza del recupero in termini energetici dei rifiuti, questo viene fatto in molti Paesi ma l'Italia, sul tema, e molto ma molto indietro”. “Questa situazione di stallo – conclude Pasquali – non ci fa onore, e il mio intervento vuole essere un contributo concreto, affinché siano prese delle decisioni tangibili che ci consentano di essere noi, quindi i cittadini, protagonisti dell'attuazione del Piano”.