Almeno 30 milioni di euro per sistemare le reti, recuperare le perdite, alleviare e diminuire i disagi di Vasto e del vastese ma anche dei comuni del Sangro che pure soffrono continue sospensioni a causa del quotidiano razionamento della preziosa risorsa. C'erano quasi tutti i sindaci alla riunione con il Governatore Marco Marsilio, oltre all'Esecutivo, ai consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, ai parlamentari Carmela Crippa (movimento 5 Stelle) e Luciano D'Alfonso (Pd) e ai vertici dell'Ersi. “Il dato positivo di questa riunione che sinceramente auspicavo si potesse fare molto tempo fa – ha commentato subito dopo il Presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe – è che tutta l'assemblea è pronta ad agire insieme senza distinzioni di appartenenze per dare una soluzione al problema che in queste ultime settimane si è presentato in tutta la sua gravità. Ho rappresentato gli aspetti salienti della questione e i numeri degli investimenti necessari. Occorrono in tempi brevi 10 milioni di euro e a seguire altri 15 per portare avanti lavori che permetterebbero una serie di opere fondamentali. Attualmente da quanto affermato dal presidente Marsilio non c'è ancora un interlocutore del Governo centrale con cui discutere per cercare di reperire i 10 milioni di euro, c'è una assicurazione di impegno da parte del Governatore e delle istituzioni. Sono tutti consapevoli della necessità di intervenire in tempi brevi. Noi come Sasi stiamo facendo la nostra parte, non stiamo trascurando niente per quanto possibile, ma se non arriveranno i finanziamenti si potrà fare ben poco. Anche i lavori in programma non risolveranno la situazione – ha continuato Basterebbe – e con l'assenza di piogge se non si interviene, l'estate non sarà certo facile”. Il Presidente della Sasi si è soffermato sui punti nodali della situazione, ha spiegato con chiarezza quali sono le fragilità delle reti idriche, le ragioni del persistere dei disagi in alcune zone e la programmazione che si dovrebbe attuare per mettere finalmente la parola fine ai disagi e alle difficoltà ai quali sono costretti gli utenti delle località interessate. “Con l'Ersi abbiamo convenuto – conclude – che la prima cosa da fare è individuare le perdite a cominciare dalle città più grandi, ma anche per questo occorrono investimenti”.