“Un confronto serrato dove è emerso chiaramente ancora una volta che i Punti nascita di Ortona, Penne, Atri e Sulmona hanno i parametri e i dati idonei affinché si possa giungere ad una rivisitazione dei criteri di valutazione e quindi rivedere la decisione sulla loro chiusura come da decreto 10/2015 di febbraio a firma del Commissario ad acta D’Alfonso.
Soprattutto alla luce delle deroghe contenute nell’ultima e recentissima circolare dell’11 novembre scorso del Ministro Beatrice Lorenzin, dove sono state inserite precise deroghe sui criteri adottati dalle Regioni”. Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo a margine della seduta della Commissione Vigilanza svoltasi questa mattina a L’Aquila alla quale hanno partecipato il Direttore Angelo Muraglia, il Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale Alfonso Mascitelli, il dottor Vincenzo Vittorini in qualità di Coordinatore regionale Abruzzo (ACOI) e tutti i componenti del Comitato Percorso Nascita Regionale (CPNR) accompagnati dalla dr.ssa Manuela Mucci e il dr. Guido Malvezzi. “Intanto – argomenta Febbo – abbiamo incassato una prima vittoria poiché proprio ieri il Presidente ha firmato 4 missive, una per ogni Punto nascita, indirizzate proprio all’attenzione del Ministro Lorenzin dove si chiede al Comitato Punto Nascita Nazionale una nuova valutazione dei criteri e della qualità dei servizi resi dai Reparti di Ortona, Atri, Penne e Sulmona. Sicuramente le lettere – prosegue Febbo – del Presidente D’Alfonso sono una clamorosa marcia indietro delle politiche sanitarie messe in campo da questo Governo regionale e registrano anche il termometro di nervosismo e confusione all’interno della sua maggioranza e nei territori dove insistono quegli importanti presidi ospedalieri. Inoltre le missive sbugiardano anche l’operato dell’assessore alla sanità di Silvio Paolucci”.
“Infatti – aggiunge il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri – le audizioni sia dei tecnici sia dei dottori intervenuti confermano ciò che abbiamo sempre denunciato ossia come le chiusure sono state fatte in maniera scellerata visto che la realtà dei parametri oggettivi sono rispettati ampiamente dai quattro Punti nascita e pertanto dietro queste decisioni vi è un disegno di declassamento dei Presidi ospedalieri di Ortona, Atri, Penne e Sulmona”.
“Questo fa presagire o la loro prossima chiusura o il loro declassamento e depotenziamento a vantaggio di altre strutture. Dopo l’audizione di oggi – prosegue Febbo – comunque si apre di nuovo un importante spiraglio e soprattutto premia la nostra ferma e tenacia opposizione in tutte le sedi dove abbiamo sempre condannato la sciagurata decisione di questo governo regionale di chiudere quattro importanti e vitali Punti nascita.
Mentre sul secondo punto all’ordine del giorno si è inteso ascoltare sia il Direttore generale della Asl Lanciano-Vasto–Chieti Pasquale Flacco sia il Direttore dei Servizi economali e logistici della stessa Asl Tiziana Spadaccini, dove è emerso che le nostre preoccupazioni inerenti il trasporto dei pazienti oncologici erano fondate. Ma lo stesso Flacco ha garantito l’impegno della Asl a saldare i soggetti affidatari dei servizi di trasporto affinché non si ripetano episodi di sospensione del servizio come avvenuto circa un mese fa. Infine si rende noto che il terzo punto all’ordine del giorno inerente la situazione commissariale del Consorzio Civeta, è stato rinviato alla prossima e prima convocazione utile”.