Il Sindaco della Città, Avv.Filippo Paolini, ed il suo vice Avv.Danilo Ranieri, formulano un appello: “Ci appelliamo alla proprietà o presunta tale, ovvero ai rappresentanti o presunti tali della società dilettantistica Lanciano 1920 affinché, dopo questa retrocessione, si congedino non solo da questa categoria regionale ma, in generale, dal calcio lancianese e, per meglio dire, dal continuare ad utilizzare il nome di Lanciano nei loro eventuali programmi." Si legge in una nota congiunta.
"La vicenda del “1920”, in questi anni, non solo gli ultimi, è stata alquanto controversa ed è inutile attardarsi a parlarne. La “Città calcistica” ha dato fiducia, più volte tradita. Il Comune di Lanciano, in base alla convenzione d’uso dello Stadio Biondi – che ci siamo fatti restituire, purtroppo in pessime condizioni, lo scorso giugno 2022 – negli anni ha dovuto pagarsi tutte le utenze, senza alcun ritorno, nemmeno in termini di socialità alla pratica sportiva essendosi perso anche il settore giovanile che, per fortuna, cammina autonomamente e con i contributi di altre società calcistiche locali. Il rapporto con la Città e con la tifoseria è finito da tempo. L’appello al “1920” è di evitare dal continuare ad utilizzare la loro matricola federale da queste parti, a trovarsi altre zone e campi, quantomeno evitino di continuare ad utilizzare il nome della ns Città di Lanciano. Si eviti ulteriore mortificazione al nome ed alla dignità calcistica della nostra Lanciano. Ai tifosi rassicuriamo che stiamo lavorando, da tempo, in silenzio e senza promesse di sogni, per cercare di stimolare e trovare possibili programmi, concreti e di prospettiva". Concludono sindaco e vicesindaco.