Il prestigioso riconoscimento è stato conferito dal Comitato Scientifico della Fondazione Accademia d’Abruzzo, in occasione della manifestazione dedicata a “Il Mezzogiorno nell’Italia unita”. Nelle motivazioni del Premio viene sottolineato che “Uno dei suoi mestieri è quello di “divulgatore scientifico”, ancorché Antonio Patuelli sia innanzitutto un “divulgatore etico-morale” sia per la sua onestà intellettuale e trasparenza professionale sia per la passione anche altruistica che traspare dai suoi scritti, dai suoi libri. È studioso significativo della regolazione del mercato in generale e di quello europeo in particolare”. Tra le considerazioni riportate viene sottolineato che “Con speciale sensibilità verso il futuro e le nuove generazioni, ma anche con un’insolita attenzione alle lezioni della storia, Antonio Patuelli diffonde negli anni una suggestiva narrazione che ha come “protagonista” la storia stessa di molte delle questioni più significative oggetto del dibattito economico e sociale degli ultimi quarant’anni almeno: la moneta unica europea; i rapporti tra le banche, le imprese ed i cittadini; l’educazione finanziaria e quella al risparmio; la politica economico-finanziaria dello Stato. Il messaggio che emerge dalle sue pubblicazioni è chiaro: la società europea non riuscirà ad uscire dalla lunga e severa crisi congiunturale e dal rischio di declino che sempre più la coinvolge se non sapremo leggere ed imparare le dure lezioni che il passato, anche recente, ci offre. A tal riguardo, le chiavi essenziali per un’attenta e proattiva decodifica della contemporaneità sono in prevalenza rappresentate dal coraggio e dall’umiltà, virtuosismi quest’ultimi necessari per costruire una visione caratterizzata da più etica e più efficienza e da più diritti per i cittadini”. Le motivazioni evidenziano come “Le analisi etico-morali e socio-economiche di Antonio Patuelli conducono a proporre una “ri-costituente” per la Nuova Europa, facendo convergere le istanze degli Stati nazionali e del Parlamento europeo verso l’adozione finalmente di una vera Costituzione per un’Europa sempre più federata”