"L’atteggiamento messo in atto all’interno della clinica ‘L’Immacolata’ di Celano, che non ha permesso di assicurare gli impegni presi per far fronte all’emergenza pandemica, è una vergogna. L’impegno di garantire adeguate cure sanitarie nella Marsica a Celano è venuto meno per incapacità da parte della clinica “L’Immacolata”, ente morale che associa Università Cattolica del Sacro Cuore e Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori di Milano." Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. "A un mese dall’ordinanza che prevedeva l’integrazione pubblico privato per garantire adeguate cure ai pazienti colpiti dal Covid 19 non si è riusciti ad ospitare i malati a causa delle assenze che, a vario titolo, sono state registrate tra il personale medico. Asl e Regione si erano impegnate fattivamente per realizzare, anticipandone i costi, tutti quegli interventi necessari per accogliere i malati, garantendo la sicurezza degli operatori sanitari nella struttura di Celano. Un lavoro intenso che doveva dare risposte adeguate alla necessità di cure alle persone colpite dal virus. Lo scorso 11 dicembre la Clinica ha comunicato alla Asl l’impossibilità di garantire le turnazioni nonostante tutto il lavoro e il supporto che la Asl, insieme al referente regionale per le emergenze, dottor Alberto Albani, hanno garantito dal primo momento. Un impedimento che ha portato la stessa Asl a risolvere la Convenzione con la clinica ‘L’Immacolata’, preso atto dell’assenza di garanzia degli standard organizzativi e di personale. - continua Marsilio - L’incapacità dei medici di garantire quelle cure ai pazienti nella struttura di Celano impone anche la verifica degli standard organizzativi e di personale per constatare l’esistenza o meno dei livelli qualitativi di assistenza, che devono essere gli stessi delle strutture pubbliche. Una garanzia necessaria per continuare a beneficiare dell’accreditamento anche in futuro. Era inimmaginabile dopo le interlocuzioni avvenute con la proprietà che all’improvviso ci si trovasse in questa situazione a cause delle scelte messe in atto dai medici della clinica. Un atteggiamento che chi sceglie questa professione non si può permettere di assumere nel rispetto di chi ha bisogno di cure. Se al termine della verifica verranno accertate le assenze dei livelli di assistenza agiremo di conseguenza". Conclude il presidente della Regione Abruzzo.