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Celebrata a Lanciano la ricorrenza di San Basilide Santo protettore della Polizia Penitenziaria

02/07/2020 - Redazione AbruzzoinVideo
Celebrata a Lanciano la ricorrenza di San Basilide Santo protettore della Polizia Penitenziaria

Il comandante della polizia penitenziaria ha voluto ringraziare gli uomini e le donne del Corpo per il lavoro svolto durante la fase 1 dell’emergenza sanitaria. Nonostante le preoccupazioni legate al contagio del virus ed alle tensioni negli altri istituti d'Italia sono riusciti a garantire l’ordine e la sicurezza.

E’ stata celebrata anche quest’anno,Martedi scorso,30 giugno,alle 19. 00,nella basilica della Madonna del Ponte di Lanciano, la Santa Messa in onore di San Basilide,patrono della Polizia penitenziaria. A celebrare il rito solenne il Vescovo dell’Arcidiocesi Mons. Emidio Cipollone.

Tante le illustri presenze che non sono volute mancare all'importante e sentita ricorrenza. Il Comandante del reparto del supercarcere di Villa Stanazzo, dirigente aggiunto di polizia penitenziaria Dott. Gino Di Nella, le forze di polizia, Autorità ed associazioni locali.

La celebrazione è stata anche l’occasione per tirare le somme di un anno di duro lavoro, tra le difficoltà connesse sia a problemi strutturali del carcere che ai numeri del personale di polizia penitenziaria, notevolmente al di sotto di almeno 20 unità, rispetto a quanto previsto dalle piante organiche dell’amministrazione penitenziaria. Il comandante della polizia penitenziaria ha voluto ringraziare gli uomini e le donne del Corpo per il lavoro svolto durante l’emergenza sanitaria attualmente in corso, soprattutto durante il periodo della ‘fase uno’.

Sono stati giorni di alta tensione anche per le notizie che arrivavano dagli altri istituti penitenziari oggetto di disordini. Il personale ha risposto come sempre nel migliore dei modi, è riuscito a contemperare le preminenti esigenze istituzionali di garantire l’ordine e la sicurezza, con la preoccupazione che il contagio del virus potesse entrare nell’istituto con conseguenze inimmaginabili. A ciò si aggiungeva la preoccupazione per la lontananza dalle loro famiglie di origine. Durante questo periodo, con non poche difficoltà all’interno dell’Istituto sono state assicurate un minimo di attività trattamentali, organizzando corsi a distanza(scolastici, teatro) con il sistema della videoconferenza, consentendo lo svolgimento di videocolloqui a distanza, tranquillizzando la popolazione detenuta e assicurando nel contempo un livello di sicurezza tale che ha impedito il verificarsi di episodi di protesta

 

Attualmente nel carcere di Villa Stanazzo, dopo i alcuni provvedimenti di scarcerazione in seguito all’emergenza pandemia e dopo la chiusura di un reparto di circa 50 posti, a seguito di episodi di rivolta verificatisi lo scorso mese di febbraio, sono presenti circa 220 detenuti,quasi tutti alta sicurezza e zeta, ossia parenti di collaboratori di giustizia, a fronte di una capienza di 350.

Nel corso della cerimonia sono stati anche consegnati, dall'ispettore Superiore Pellegrino Gaeta, Comandante del Nucleo Traduzioni, gli attestati di Benemerenze al personale ed anche al Comandante Gino di Nella.

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