Sì della Giunta al piano concordatario su Teateservizi redatto dal liquidatore della società in house del Comune, Luca Di Iorio e passato oggi al vaglio dell’esecutivo. L’atto passerà ora all’esame delle Commissioni consiliari di competenza, per approdare in Consiglio comunale già la settimana prossima per l’approvazione.
“Abbiamo votato una proposta che riteniamo necessaria ed efficace nelle sue linee di indirizzo, lo facciamo con i tempi scanditi anche dagli appuntamenti giudiziali che determineranno il futuro della nostra società, il piano, infatti, una volta approvato in Consiglio con la delibera passata oggi al vaglio della Giunta, dovrà essere trasmesso al Tribunale integrato nella proposta di concordato in continuità aziendale per l’omologazione – così il sindaco Diego Ferrara – In estrema sintesi, il liquidatore prevede, all’interno del piano di risanamento, una serie di azioni di riorganizzazione principalmente finalizzate a superare le attuali criticità e prospetticamente a incrementare la riscossione e a recuperare le quote di evasione dei tributi. Queste scelte ricadono in un momento estremamente delicato della nostra azione amministrativa. Due anni e mezzo fa sapevamo che riportare in rotta un Comune fermo a livello di crescita e sviluppo, ma soprattutto con tanti e tali problemi organizzativi e strutturali, oltre a quelli economici e finanziari maturati anno dopo anno, non sarebbe stata una cosa semplice. In tanti mesi abbiamo dimostrato capacità di adattamento alle emergenze che si sono susseguite, alcune anche impensabili, le più importanti le abbiamo affrontate e ricomposte. Questo senza mai rinunciare a un motivato spirito di iniziativa che ci ha anche consentito di raccogliere una mole di risorse tale da permetterci di programmare una fetta considerevole del futuro della città e a una ormai rodata propensione al lavoro di squadra che è ciò serve a Chieti per rialzarsi da guado in cui vive da anni. Detto ciò, giunga al liquidatore il mio grazie da sindaco e quello della Giunta, perché in poco tempo ha dovuto porre ordine al caos in cui la società era immersa e che ha determinato l’istanza di fallimento e la situazione attuale. Un lavoro imponente, quello per riportare in trasparenza i conti in disordine per anni, chiudendo bilanci attesi e necessari per capire la situazione che oggi si attesta a circa 3 milioni di euro di debito da recuperare, stando a quanto riportato nella delibera che ha avuto anche il parere positivo dei nostri Revisori dei conti, con la richiesta di monitorare l’attività di riscossione della nostra società in-house. Abbiamo fatto passi difficili con la coscienza che il senso delle istituzioni debba primeggiare sempre, anche quando a livello politico, altre strade sarebbero state più semplici, ad esempio quella del dissesto. Oggi possiamo affermare che abbiamo fatto il possibile per salvare la nostra città da un nuovo fallimento, conoscendo bene anche tutte le emergenze che devono essere affrontate per renderla funzionale e pronta a riprendere il suo cammino di crescita, dalle strade ai servizi, dalle opere all’esercizio pieno della sua funzione di capoluogo. È con questo stato d'animo che andiamo verso le scadenze che ci aspettano e che accoglieremo le decisioni dei giudici che segneranno, comunque, il futuro della città”.