Accompagnati dalla presidente e dagli educatori sono stati accolti dal Capitano Luigi Grella insieme ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, della Stazione e ad un’ospite speciale: Bachera, uno splendido labrador femmina di sei anni in servizio al Nucleo Cinofili Carabinieri di Chieti che, prima dell’incontro con i ragazzi, insieme al suo conduttore è stata impegnata in un servizio antidroga preventivo presso il liceo scientifico della città. Il premio speciale che ha ricevuto questa volta il simpatico ed efficiente carabiniere a quattro zampe per l’ottimo lavoro svolto, sono state le tantissime coccole che i ragazzi le hanno dispensato insieme a tante foto ricordo.
Con Bachera i carabinieri hanno fatto trovare in bella mostra le auto e le moto in servizio all’Aliquota Radiomobile e tutti hanno avuto la possibilità di salire a bordo dell’Alfa Romeo Giulia e di scoprire e provare i tanti dispositivi in dotazione: dalle sirene ai lampeggianti alla radiotrasmittente e così via; anche qui non sono mancate le foto ricordo, con tanto di berretto e bandoliera, a rendere ancora più reale il motto della visita. Sicuramente l’incontro da vicino con i cinofili ed i mezzi in dotazione sono stati quelli più emozionanti. E’ seguita poi la visita alla caserma dove i carabinieri hanno illustrato ai ragazzi come si svolge il loro lavoro giorno dopo giorno. Da buon italiani che si rispettino, la visita si è conclusa con un piccolo buffet preparato dalle famiglie dei carabinieri insieme ad un bel brindisi con succo di frutta e coca cola.
E’ stato davvero un momento significativo che i carabinieri della Compagnia riproporranno prossimamente nell’ambito del progetto Cultura della Legalità, che in questo periodo li vede impegnati anche presso le scuole dei 19 comuni di competenza territoriale sui temi del bullismo, cyberbullismo ed altre problematiche attinenti i giovani quali l’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, la guida in stato di ebbrezza e più in generale sul rispetto della legalità e quindi delle conseguenze a cui vanno incontro i giovani per atti percepiti, il più delle volte, come goliardici ma che di fatto sono vere e proprie forme di reato.