La migrazione autunnale degli uccelli è iniziata da alcuni giorni e sono tante le specie, molte delle quali particolarmente spettacolari, che possono essere osservate in Abruzzo. Ieri pomeriggio gli ornitologi della Stazione Ornitologica Abruzzese hanno osservato e fotografato un gruppo di ben 17 cicogne nere nelle campagne di Montazzoli in Provincia di Chieti. Un'osservazione rara per una specie che nidifica in Italia da qualche anno con sole venti coppie che costruiscono il nido su falesie e che ora sta migrando verso i quartieri di svernamento in Africa. È stretta parente della specie più conosciuta, la Cicogna bianca, anch'essa migratrice. La Stazione Ornitologica Abruzzese coglie l'occasione per invitare in questo periodo a guardare ogni tanto al cielo, perché si può riempire di colori inaspettati e spettacolari di specie insolite o anche rare. Molti migratori seguono la costa, per cui anche le città lungo l'Adriatico possono diventare un buon punto di osservazione. È il caso di San Vito Chietino, dove dal belvedere o dalla spiaggia, si possono scorgere con il binocolo tantissime specie, dal biancone al beccapesci , passare in volo da nord verso sud (e l'inverso in primavera). Dichiara Massimo Pellegrini, presidente della SOA "Nelle aree interne diversi sono i posti chiave dove fare birdwatching. Campo Imperatore nel Parco nazionale del Gran Sasso è una meta molto gettonata così come il Piano delle Cinquemiglia, dove possono essere osservati molti rapaci e uccelli di prateria intenti a rifocillarsi durante il lungo viaggio. Sono siti particolari, definiti di "stopover", cioè delle "aree di servizio" dove gli animali si fermano per qualche ora o qualche giorno per cercare cibo e riposare. Purtroppo le Cinquemiglia è un luogo ancora aperto alla caccia che arreca disturbo agli animali, anche rari, in un periodo assolutamente delicato come la migrazione che determina un grande dispendio energetico. A 28 anni dalla legge sulla caccia che imponeva di individuare e tutelare i punti di concentrazione dei migratori, nulla è stato fatto. La SOA in questi anni ha inviato molte osservazioni agli enti, senza riscontri. Vi è ancora molto da fare per proteggere la fauna".