“Orgoglio e soddisfazione per il fatto di riportare oggi i nostri bimbi a scuola. Non è normale però, che un terremoto del 2009 debba attendere il 2020 per vedere ricostruita una scuola. Un tema che abbiamo sollevato al Parlamento e al Governo e che abbiamo riproposto anche oggi alla presenza della vice Ministra: la norme devono cambiare per mettere nelle condizioni le amministrazioni di dare una risposta in tempo utile e senza lungaggini. Ci sono generazioni di studenti che non hanno conosciuto una scuola vera pertanto, questo territorio deve essere risarcito. Altre sono già in cantiere. Mi fa piacere che la vice Ministra abbia accolto la mia richiesta e preso l’impegno di lavorare affinché entro la fine della legislatura le scuole abruzzesi possano essere ricostruite o ristrutturate, messe a norma, in particolare per la sicurezza antisismica, l’efficientamento energetico e nel rispetto delle norme per il distanziamento in presenza di una pandemia come quella del Covid. Lavoreremo duramente per raggiungere questo obiettivo”. Sono parole del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, intervenuto oggi ad Arischia alla cerimonia per l’inaugurazione della scuola dell'infanzia e primaria insieme alla vice Ministra dell'Istruzione Anna Ascani, al vice Presidente Emanuele Imprudente, al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi , al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Tozza, alla dirigente scolastica, Gabriella Liberatore, all’assessore Fabrizio Taranta e ai parlamentari intervenuti. Un'occasione dalla forte valenza simbolica. Una ripartenza doppia per gli alunni della frazione visto che si tratta del primo edificio scolastico ad essere completamente ricostruito dopo il sisma che ha colpito L'Aquila nel 2009. “Oggi – ha aggiunto Marsilio - festeggiamo l’apertura di questa nuova scuola in coincidenza dell’avvio del nuovo anno scolastico in Abruzzo. Occorre un particolare senso di responsabilità nel seguire le regole, nel rispettare le profilassi e tutte le precauzioni possibili. Le nostre scuole sono state attrezzate. Contiamo, però, sulla collaborazione del corpo docente, dei lavoratori del mondo della scuola, sui ragazzi e sulle loro famiglie perché tutto possa avvenire nella massima sicurezza possibile, compatibilmente con il quadro epidemiologico. La curva dei contagi, purtroppo, sta crescendo nelle ultime settimane”.