Si è svolta stamane, presso la sede dell’Associazione Ananke Onlus, una conferenza stampa a conclusione della Settimana per l’eliminazione della violenza contro le donne, con presentazione del progetto “S.FE.RA Spazi Femminili RecuperAti”. Il progetto è promosso dall'Associazione Ananke Onlus, co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Comune di Pescara nell'ambito del “Bando Periferie”. Come lo scorso anno si rinnova la tradizione della messa a dimora dell’albero dedicato alle donne. L’aiuola individuata si trova proprio nella sede operativa del Centro antiviolenza, per ricordare i 15 anni di intensa attività dell’associazione a sostegno delle donne maltrattate. Per rafforzare gli interventi del Centro antiviolenza, parte anche oggi il progetto S.FE.RA Spazi Femminili Recuperati. L'importante intervento di natura sociale, che avrà durata decennale e vede una copertura finanziaria totale pari circa 240.000 € (di cui i primi tre anni finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dal Comune di Pescara), va ad affiancarsi agli altri numerosi progetti già approvati dal Comune di Pescara e in fase di avvio; si tratta di previsti dal “Bando per la Riqualificazione Urbana e Sicurezza delle Periferie” della città adriatica. L'azione è volta alla rigenerazione del quartiere Rancitelli e nasce dall’esigenza di potenziare ed implementare le attività di prevenzione ed inclusione che il Centro Antiviolenza Ananke svolge quotidianamente a favore delle donne con l'obiettivo di favorire l’equità di genere e la partecipazione attiva delle donne alla crescita economica e sociale locale. Tre le macro-azioni previste dal progetto “S.FE.RA Spazi Femminili RecuperAti”: intercultura ed inclusione sociale, occupabilità, prevenzione. Queste si svilupperanno attraverso cinque linee di attività che prevedono la creazione di uno spazio d’accoglienza polifunzionale inteso sia come centro interculturale femminile che come centro documentazione e biblioteca e spazio laboratoriale; uno sportello lavoro specializzato con attivazione di relativa aula per laboratori, corsi e postazioni di autoconsultazione; la creazione di uno spazio dedicato ai bambini/e delle donne accolte e seguite, dove attivare un doposcuola e attività di intrattenimento; l’attivazione di uno sportello itinerante antiviolenza, rappresentato da un’unità mobile per la diffusione dell’informazione e per l’intercettazione dell’utenza diffusa in particolare nelle aree degradate individuate nell’avviso; azioni di animazione e sensibilizzazione territoriale per promuovere la co-gestione e partecipazione attiva cittadina, in particolare quella femminile del quartiere interessato, alla vita stessa degli spazi creati. Verranno promosse anche altre numerose iniziative, quali: un laboratorio di riuso per gli arredi donati per l’allestimento dei locali, la creazione di una bacheca per l’offerta di ospitalità gratuita temporanea, una bacheca per l’offerta di manodopera per piccoli lavoretti gratuiti, l’attivazione di un mercatino del libero baratto su articoli femminili e dell’infanzia, l’attivazione di corsi di base secondo la pratica della scuola popolare. Il Centro “S.FE.RA Spazi Femminili RecuperAti”, ubicato nell'ex scuola di Via Giardino in via Tavo 248 (primo piano), già sede operativa del Centro Antiviolenza Ananke, sarà un luogo di accoglienza interculturale finalizzato all'inclusione delle donne attraverso una co-progettazione di “spazi ritrovati”, rispettosi dei tempi e dei modi femminili, che contribuirà al benessere urbano e alla ricostruzione di reti interpersonali e sociali tra cittadini/e che appartengono a diverse culture e generazioni. Il Centro, con l’obiettivo strategico di valorizzare la componente femminile della popolazione nativa e migrante di Pescara, si proporrà come uno spazio/incubatore dove poter sperimentare modalità gestionali centrate sull'auto organizzazione, sulla convivenza, sull'elasticità degli usi, sulla piena utilizzazione, sulla libera accessibilità, sulla cura ad alto impatto sociale ma a basso costo economico, garantendone contemporaneamente la sostenibilità futura. Un team di professionisti, appositamente selezionati, curerà la realizzazione del progetto e farà da volano per la costruzione di nuove relazioni sociali che si auspica torneranno ad animare le vie della periferia. Hanno preso parte all'evento di questa mattina l'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pescara Adelchi Sulpizio, la Consigliera e presidente della Commissione Politiche sociali, Maria Rita Carota, e la Presidente dell'Associazione Ananke Onlus Doriana Gagliardone con il team di progetto. “La violenza di genere non si combatte solo con le giornate commemorative del 25 novembre, ma si affronta con iniziative giornaliere concrete durante tutto il corso dell’anno “- sostiene l’assessore alle Politiche Sociali Adelchi Sulpizio - “Oltre ad iniziative simboliche, che riproponiamo annualmente come la messa a dimora di questo albero, presentiamo oggi il progetto S.FE.RA, rivolto alle donne del quartiere di Rancitelli, ma comunque a tutta la cittadinanza femminile. Infatti, il programma promosso dal Comune di Pescara e dall’Associazione Ananke, impegnati entrambi in prima linea da 15 anni a sostenere questa causa, durerà 10 anni proprio per assicurare continuità e non lasciare mai le donne sole. Le azioni progettuali prevedono una serie di attività che hanno come protagonista la donna e come obiettivi la prevenzione, l’inclusione sociale e l’occupabilità. Soprattutto l’occupabilità è un intervento fondamentale in quanto i dati diffusi qualche giorno fa evidenziano la gravità della violenza economica. Le donne non denunciano per timore di non poter rientrare nel mondo del lavoro e non avere le possibilità economiche di mantenersi. Creare un percorso di occupazione per le donne vittima di violenza vuol dire restituire loro empowerement ed autonomia completa”. “Il progetto rappresenta, con la creazione dello spazio funzionale proprio nel tessuto urbano periferico di Rancitelli, un primo passo per promuovere l’equità di genere e la partecipazione attiva di tutte le donne alla crescita economica e sociale locale. – aggiunge Doriana Gagliardone, la Presidente dell’Associazione Ananke Onlus – “La promozione di una cultura delle differenze è una priorità per avviare quel cambiamento culturale necessario per estirpare la violenza di genere”.