“Aver scelto di intitolare un giardino a una ragazza barbaramente uccisa nel fiore degli anni come Norma Cossetto significa dimostrare rispetto per la storia e per le sue vittime, e la centralità del sito individuato significa dare il giusto risalto divulgativo alla vicenda umana di una ragazza stuprata, violentata e ammazzata solo perché italiana istriana, figlia di un italiano ufficiale agli ordini del Governo nazionale. Attorno alla sua tragedia dovrebbero raccogliersi tutte le forze positive della nostra società per difendere, ancora una volta, l’immagine e la dignità stessa della donna, e per opporsi a una violenza scellerata, disumana e ingiusta”. Sono le parole con le quali il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ha commentato oggi la cerimonia di intitolazione dei giardini di piazza Italia, a Pescara, situati tra i palazzi delle Istituzioni, Comune, Provincia e Prefettura, a Norma Cossetto, “Mi piace pensare che l’iniziativa odierna sia figlia dell’impegno diretto assunto come Regione Abruzzo, con la Provincia di Pescara, già due anni fa, quando con tenacia abbiamo permesso la proiezione anche a Pescara della pellicola ‘Red Land- Rosso Istria’ – ha ricordato il Presidente Sospiri -, un film duro che racconta le ultime terribili settimane di vita di Norma Cossetto, da giovane studentessa universitaria che preparava la tesi di laurea sulla terra rossa d’Istria e progettava il matrimonio a prigioniera di un gruppo di partigiani Jugoslavi, torturata e seviziata in modo inenarrabile e infine gettata ancora viva in una foiba.
Abbiamo voluto che quel film fosse disponibile anche a Pescara per contribuire a restituire verità a settant’anni di storia negata in una città che ha sempre dimostrato grande onestà intellettuale nei confronti di quanto accaduto nel nostro passato. Già con la giunta Pace, infatti, la piazza del Rampigna è stata intitolata ai Martiri Giuliano Dalmati, in omaggio a quanti subirono la deportazione, costretti a lasciare in una notte casa, affetti, ricordi, pur di salvare la vita. Oggi l’omaggio a Norma Cossetto, medaglia d’oro al valor civile, donna simbolo, rappresenta un ulteriore passo in avanti, rappresenta la netta contrapposizione di Pescara e dei pescaresi a qualsiasi barbarie e violenza che nessuna guerra, nessuna causa, nessuna sigla di partito, può in alcun modo giustificare e chi ci prova offende innanzitutto la propria intelligenza, e poi la memoria collettiva, che è un valore irrinunciabile e imprescindibile. Spiace che oggi ci sia una parte della nostra politica che abbia scelto di non testimoniare la propria presenza, di non schierarsi dalla parte di una ragazza assassinata, spiace che ancora oggi ci sia chi faccia distinzioni tra presunti morti rossi o neri, spiace perché questa distinzione continua a non rendere merito e giustizia a una donna che non merita divisioni, ma solo rispetto e condivisione”.