"Stamane l’impresa Gentile Ambiente, che si è aggiudicata l’appalto dell’Ater da 1milione 214mila 41 euro di fondi Cipe, veicolati attraverso la Regione Abruzzo, è tornata sul posto ed ha ripristinato l’intera recinzione tutt’attorno all’area di cantiere per la messa in sicurezza e la tutela anche della viabilità. Domani partirà l’ultima fase della demolizione che riguarderà il fabbricato che custodiva anche la centrale dell’Enel di alimentazione dell’intero quartiere. Subito dopo inizierà anche la bonifica dell’intera superficie, con la rimozione degli inerti”. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri dopo il sopralluogo odierno nell’area di cantiere.
“La demolizione – ha ricordato il Presidente Sospiri – è l’atto finale di un’attività lunga e difficile che ci ha visti impegnati per mesi, un’attività di progettazione, di studio del quartiere al fine di individuare la soluzione migliore che garantisse non solo la riqualificazione edilizia, urbanistica e sociale, ma soprattutto la vivibilità. Soprattutto portiamo a compimento un’operazione iniziata 25 anni fa quando l’assessore Lucio Candeloro per primo ebbe la lungimiranza di progettare tale intervento, convinto, e aveva ragione, che per risanare una periferia nata male non basta spalmare soldi per ristrutturare le case, ma occorre il coraggio di abbattere, di aprire spazi, di rendere permeabile il quartiere, e di ricostruire bene.
E infatti in quello che oggi è lo spazio centrale del Ferro di Cavallo realizzeremo una straordinaria piazza di aggregazione che, con il benestare del Consiglio comunale, dedicheremo e intitoleremo proprio a Lucio Candeloro. Lo scorso luglio abbiamo assistito ai colpi di benna che hanno cominciato l’abbattimento del Ferro di Cavallo – ha ricordato il Presidente Sospiri –, in via Tavo 15, e non possiamo nascondere l’emozione e la soddisfazione dell’aver visto il primo traguardo di anni di battaglie. Nei mesi scorsi l’Ater ha portato avanti un impegno enorme ristrutturando ben 100 appartamenti dislocati su tutta la città, e 78 di quelle case sono state riassegnate alle famiglie perbene del Ferro di Cavallo che ne avevano diritto, altre 30 famiglie che pure vivevano nel complesso senza diritto, e che usavano gli appartamenti anche per loschi traffici, tenendo in ostaggio tutti gli altri cittadini, sono state sfrattate, mandate via, e di fatto togliendo il ‘branco’ quelle stesse famiglie sono state indebolite.
Al posto del Ferro di Cavallo, a destra e sinistra, verranno realizzati due nuovi edifici di minori dimensioni, per 56 appartamenti in tutto e al centro la piazza e i servizi, e ovviamente il nostro impegno istituzionale sarà quello di rendere attraente l’area innanzitutto portandoci servizi utili al cittadino, a partire dalla nuova sede dell’Ater che potrà così vendere l’immobile di via Genova e reinvestire quei fondi sulle proprie case. E poi immaginiamo alloggi per i Carabinieri che a due passi hanno anche una Caserma, o un Presidio fisso della Polizia municipale. Complessivamente il progetto per le nuove realizzazioni richiederà un investimento pari a circa 5-6 milioni di euro. Di fatto se pensiamo oltre alla demolizione del Ferro di Cavallo, anche all’abbattimento dei palazzi pericolanti di via Lago di Borgiano e al completamento della strada pendolo, finalmente sta tornando la bellezza anche sulla parte ovest della città, per la quale stiamo lavorando anche per la definizione del caso dei Palazzi Clerico. Oggi, come previsto, dopo la sospensione tecnica determinata dalla necessità di concedere all’Enel tempi congrui per lo spostamento della centrale elettrica e telefonica, l’impresa è tornata sul posto e ha ripreso la sistemazione della recinzione tutt’attorno all’area delle demolizioni. Per le 8.30 di domattina è previsto il primo colpo di benna che in circa 20 giorni butterà giù l’ultimo fabbricato, trasformando il Ferro di Cavallo in un ricordo”.