È la flautista Vilma Campitelli, nata a Lanciano, il Frentano d’Oro 2024, ambito riconoscimento conferito annualmente dall’omonima associazione culturale, presieduta da Stefano Graziani e fondata da Ennio De Benedictis.
La XXV edizione del Frentano d’Oro, che celebra un importante traguardo di longevità e autorevolezza, vede la scelta ricadere su Campitelli, che succede alla docente di matematica pura a Stoccolma, Sandra Di Rocco. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 20 settembre alle 18:00 presso il Teatro Fedele Fenaroli di Lanciano, durante una serata condotta dal decano dei giornalisti abruzzesi Mario Giancristofaro.
Vilma Campitelli, diplomata in Flauto presso il Conservatorio di Pescara, ha conseguito il Konzert-Diplom presso la Hochschule di Winterthur e la laurea specialistica presso il Conservatorio di Campobasso con il massimo dei voti. Attualmente, è docente a tempo indeterminato presso il Conservatorio Umberto Giordano di Foggia. La sua carriera internazionale l'ha vista esibirsi in numerosi Paesi, raccogliendo consensi unanimi da parte di pubblico e critica.
Tra i suoi contributi più significativi spicca il "Compendium Musicae Flauta", una monumentale pubblicazione del 2018 che raccoglie il repertorio flautistico scritto da 2800 compositrici di 100 Paesi diversi. Questo lavoro, frutto di venticinque anni di ricerca, è stato patrocinato dalla Fondazione Adkins Chiti Donne in Musica e mira a restituire visibilità a molte compositrici dimenticate dalla storia della musica.
Durante la conferenza stampa, Campitelli ha dedicato il premio alle persone "invisibili", con particolare attenzione alle musiciste dimenticate. La serata di premiazione vedrà anche l’esibizione del quartetto di flauti Image, di cui fa parte la stessa Campitelli, insieme a Beatrice Petrocchi, Agnese Cingolani e Cecilia Troiani, con l’aggiunta di altri notevoli musicisti.
Il Frentano d’Oro 2024 non solo celebra il talento e la dedizione di Vilma Campitelli, ma anche il suo impegno culturale e sociale, volto a valorizzare la diversità e a promuovere una rivoluzione culturale che restituisca alle donne il giusto riconoscimento nella musica.