Secondo gli ultimi dati dei sistemi di sorveglianza esse sono in preoccupante aumento e le loro complicanze si manifestano con ripercussioni per entrambi i sessi sia sulla fertilità sia nella insorgenza di tumori dei genitali. E' importante quindi informare i giovani in maniera corretta, da qui l'idea di un progetto destinato proprio ai ragazzi, e così l'Associazione culturale donne “I colori dell'Iride” in collaborazione con la Fondazione Abruzzese Scienze per la vita ha promosso tre incontri con alcune classi del De Titta - Fermi proprio per parlare di infezioni e malattie a trasmissione sessuale.
I tre incontri della durata di due ore ciascuno si sono tenuti con studenti appartenenti a classi del terzo e quarto anno .
“Gli studenti hanno accolto con interesse tale progetto e durante gli incontri hanno posto domande, esternati dubbi e raccontato di esperienze personali – ha sottolineato Rosanna Lorefice, la ginecologa che ha tenuto le lezioni -. Dopo gli incontri abbiamo valutato i dati che sono emersi e devo dire che non si discostano da quelli forniti dagli organi di osservazione nazionale. I ragazzi non hanno la percezione completa di tali malattie. Identificano la possibilità di contagio e malattia sicuramente rispetto all’HIV ma non per le altre patologie HPV, Clamidia, Sifilide Gonorrea, Herpes genitalis..vorrebbero essere informati da operatori qualificati soprattutto i maschi che non hanno medici di riferimento come il ginecologo per le ragazze e vogliono saperne di più per potersi proteggere ma gli interlocutori sono il web oppure i loro pari senza saper filtrare la esattezza delle informazioni. Purtroppo la nostra azione isolata non basta. Le MST hanno sempre più rilevanza tra le patologie dei giovani per cui non possiamo continuare a ignorarle e lasciare che ognuno lo affronti individualmente. Bisogna investire sull'informazione e sulla prevenzione”.
Per due ore i ragazzi hanno abbandonato anche gli irrinunciabili cellulari e hanno mostrato una grande attenzione nei confronti degli argomenti trattati, sperano che questo percorso informativo continui. E questo è pure l'auspicio della presidente dell'associazione “I colori dell'Iride” Patrizia Di Rocco che ha ringraziato la dirigente Anna Maria Sirolli, la referente del progetto Manuela Stella, la dottoressa Lorefice e la Fondazione. “Questo progetto ha evidenziato la necessità di una informazione capillare perché sono malattie che possono essere prevenute. Per essere più efficaci basterebbe rafforzare il supporto di strutture quali centri sanitari (ambulatori,consultori ) educativi (scuola) fornendo mezzi e personale adeguato - ha concluso -. Proteggere la salute degli adolescenti di oggi per avere adulti sani domani”.
Dello stesso avviso è il presidente della Fondazione Rocki Mariano che esprime soddisfazione per i positivi risultati del progetto “che si inserisce nel programma e negli obiettivi della Fondazione che sono quelli della ricerca, della sensibilizzazione, della presenza sul territorio con azioni e iniziative concrete – ha commentato Mariano – questo ciclo ha affrontato un tema delicato e attuale molto sentito dai giovani. Ringrazio la presidente Patrizia Di Rocco, la nostra collaborazione è davvero costruttiva e mi auguro continui con progetti importanti legati alla conoscenza e all'informazione”.