Nessuno ha fatto la voce grossa, non ci sono state accuse ma solo la volontà di conoscere e di sapere perché continuano ancora le chiusure e perché a Fossacesia i rubinetti restano a secco dalle 17 fino alle 6 del mattino.
Ed è proprio su un’emergenza che – considerando la programmazione settimanale di sospensione della risorsa idrica - non si è ancora conclusa, si è tenuto al Comune di Fossacesia un Consiglio straordinario. Essere informati con chiarezza della situazione e pure sulle prospettive future, quali sono gli interventi in programma e come si intendono gestire le situazioni più difficili. Questi gli obiettivi precisati a inizio seduta dal sindaco Enrico Di Giuseppantonio che ha voluto anche ricordare l’impegno profuso in questi mesi sollecitando incontri con gli altri sindaci e con il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe che mai si è sottratto a un confronto, nemmeno a quelli più duri. E ieri accompagnato dall’architetto Giuseppe Fiorillo del settore tecnico della società ha illustrato, spiegato e risposto alle domande dei consiglieri e del pubblico.
I toni pacati hanno favorito il dialogo tant’è che Basterebbe nel suo intervento ha voluto fare un breve riassunto del ruolo della società che presiede, di quanto è stato fatto dal 2016 ad oggi (dall’inizio del suo mandato) dei progetti portati a termine, di quelli in programma, dei finanziamenti chiesti e ottenuti e di quelli in attesa di finanziamento. E questo ad oggi, è bene ricordarlo, è il piano di investimenti riguardanti il sistema idrico della gestione Sasi: PNRR circa 62 milioni di euro, Sblocca Italia 6.900.000 euro, FSCC 2007-2013 tre milioni di euro, FSC 2014-2020 5 milioni di euro e sono in attesa di finanziamento: PNISSI 92.000.000 di euro di cui 12 milioni ricerca perdite, poi 80 milioni di euro per riparazione condotte, FSC2021-2027 altri 10 milioni di euro. Basterebbe ha disegnato il quadro della situazione soffermandosi naturalmente sugli ultimi drammatici mesi e pure in questo caso ha scelto di partire da lontano. “ Sono 211 le sorgenti sparse su tutto il territorio gestito da Sasi, l’80 per cento delle utenze dipende dalla Sorgente del Verde che da 1200 litri al secondo che è la portata massima per la capienza delle attuali tubature - ha specificato -, è passata 600 litri che vengono integrati arrivando a 900 con quattro pozzi accesi. Ci sono quindi 300 litri in meno e questo è un fatto. Situazione drammatica nell’alto vastese con il Sinello che è passato da 70 litri al secondo a 29 con i quali alimentiamo 12 comuni ma solo da 4 a 6 ore al giorno. E'una condizione davvero complicata, stiamo lavorando da mesi sul recupero delle reti, attraverso la ricerca delle perdite, siamo stati i primi a intraprendere questo percorso convinti della validità di questo sistema. Dalla legge Gallo – ha aggiunto il presidente - ad oggi tutti i governi che si sono succeduti non hanno investito un centesimo sulle reti idriche e ci ritroviamo condotte vecchie che risalgono agli anni 40 e 50”. A illustrare le peculiarità e l’efficacia di questa pratica che adesso si sta adottando in molte regioni è stato l’architetto Giuseppe Fiorillo“si tratta di un intervento di estrema importanza che permette di recuperare litri preziosi, la ricerca perdite è fondamentale”. E lo è pure per il presidente dell’Ersi Nunzio Merolli che ha partecipato alla seduta insieme all’ingegnere Alessando Antonacci. “L’Italia – ha rimarcato Merolli – è il terzo Paese d’Europa per consumi ed è anche quello che ha la bolletta più bassa. Il lavoro sulle reti è determinante, nel 2026 il 40 per cento delle reti sarà in linea con le gestioni più evolute”. “Se limitassimo le perdite – ha ribadito il presidente della Sasi – non vivremmo questa situazione. Stiamo continuando con la ricerca perdite, purtroppo l’erogazione intermittente è un grosso problema. Il nostro impegno è quello di procedere con il risanamento delle reti e valutare parallelamente fonti alternative”.
Alle domande in merito al futuro “stiamo percorrendo tutte le strade per recuperare almeno 250 litri al secondo, questo ci permetterebbe di rendere più agevoli gli orari di un’eventuale turnazione. Si sta lavorando sui comuni più grandi e contiamo di recuperare per poi ridefinire la distribuzione. Mi rendo conto del disagio lo vivo anche io, che abito a San Vito Chietino e non ho l’autoclave, comprendo le difficoltà e pure l’esasperazione, tutto può essere fatto meglio e stiamo cercando di migliorare anche il nostro lavoro. Ma non bisogna nemmeno dimenticare che stiamo affrontando una situazione oggettivamente difficile”. Ha parlato inoltre di potabilizzatore e “terza canna”. E dopo due ore il voto unanime all’ordine del giorno in cui sono ben chiare le richieste dell’amministrazione guidata da Di Giuseppantonio. A cominciare dalla collaborazione con Ersi, Sasi e Regione e le autorità competenti per accelerare gli interventi di manutenzione e miglioramento delle reti idriche, chiedere la costituzione di un tavolo tecnico permanente per monitorare lo stato degli interventi e conoscere le azioni messe in atto per migliorare il servizio, sollecitare la Sasi a fornire report annuali dettagliati su investimenti e interventi, attuare dei piani di emergenza con particolare attenzione ai territori più colpiti con misure necessarie a ridurre i disagi. Informare costantemente i cittadini sull’emergenza e sensibilizzare la popolazione a un uso corretto dell’acqua, infine organizzare verifiche pubbliche sullo stato di avanzamento degli interventi infrastrutturali annunciati dalla Sasi. Sono questi i punti sottoscritti e il presidente ha già anticipato il suo impegno e quello della società.
"Il problema della crisi idrica è una delle emergenze più critiche che dobbiamo affrontare. Come sindaco di Fossacesia mi sono attivato da anni per cercare soluzioni concrete, e continuerò, con tutti gli altri sindaci dell'ambito chietino, a fare pressione affinché gli interventi necessari vengano portati avanti con la massima urgenza. La nostra priorità è garantire che ogni cittadino possa avere accesso a un servizio idrico efficiente e continuo. Abbiamo chiesto un monitoraggio costante degli interventi e una maggiore attenzione da parte della Sasi. Continueremo a lavorare instancabilmente per far superare questa emergenza acqua potabile. Ringrazio i presidenti e i tecnici della Sasi e dell'Ersi per il confronto leale,sereno e costruttivo che abbiamo avuto nel corso del Consiglio Comunale." Così il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppenatonio.