"Il quadro che ne viene fuori, a distanza di meno di una settimana dalla ripresa delle attività didattiche e a circa due settimane dall’inizio delle elezioni è fortemente preoccupante." Cosi in una nota i sindacati della Scuola FLc Cgil Abruzzo e Molise, CISL Abruzzo e Molise, UIL Scuola Rua Abruzzo,Snals Confsal Abruzzo, in relazione alla riapertura della scuola seguendo le norme anticovid vigenti. I sindacati esprime preoccupazione dopo i due importanti incontri di ieri volti a per fare il punto della situazione sulla ripartenza della scuola in Abruzzo. Nel primo, convocato la mattina ed aggiornato al pomeriggio, alla presenza dei componenti del tavolo operativo (rappresentanti della Regione e degli Enti locali,della protezione civile, della Croce Rossa, dei genitori e degli studenti) si è discusso sulla situazione relativa all’edilizia scolastica, ai trasporti e al protocollo sanitario da attuare nelle scuole. Nel secondo, svoltosi tra le OO.SS, i Dirigenti degli ATP provinciali e il Direttore dell’USR, si è fatto il punto sulla situazione relativa all’organico aggiuntivo attribuito all’Abruzzo, che verrà a sua volta ripartito tra diversi territori. In particolare i sindacati sottolineano le criticità emerse:
1. Trasporti: "la situazione relativa ai trasporti è al momento quella più allarmante. - dicono i sindacati Cgil Cisl Uil e Snals - Arrivano segnalazioni di forti criticità in tutti i territori della regione che in diversi casi si traducono nell’impossibilità di consentire a tutti gli studenti pendolari di raggiungere le scuole. Con le regole attuali, circa le metà rischierebbero di restare a piedi: un dato grave, che manifesta anche l’assenza di una cabina di regia regionale sul tema. Al tavolo era presente solo il rappresentante della Tua, che ha crudamente rappresentato l’impossibilità di trasportare tutti gli alunni stante le attuali indicazioni in vigore relative al distanziamento. Giova ricordare che la TUA rappresenta appena il 60% del trasporto scolastico regionale, ma le medesime criticità interessano anche le ditte che assicurano il restante 40%. Si sono paventate soluzioni condivise, ma quello che abbiamo sottolineato è il ritardo con cui si sta intervenendo su tale situazione, che era stata sollecitata dalle OO.SS già il 2 luglio, nel corso dell’incontro con la ministra Azzolina. Quello dei trasporti è uno snodo cruciale per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi dal momento in cui escono di casa per raggiungere la scuola. - continuano i sindacati - Ci sono ancora troppe incertezze su questo aspetto, e ciò pregiudica la possibilità delle scuole di organizzare la didattica e garantire eventuali scaglionamenti degli ingressi. Nei prossimi giorni, su sollecitazione del Dirigente dell’USR, verranno convocati tavoli specifici su scala provinciale cui parteciperanno i dirigenti degli Ambiti, i dirigenti scolastici ed i rappresentanti delle ditte dei trasporti, per monitorare la situazione. Siamo però in forte ritardo: senza una decisa accelerata il rischio concreto è quello di non essere in grado garantire il diritto al trasporto (e quindi all’istruzione) per tutti gli alunni abruzzesi. 2. Edilizia scolastica: "Su questo tema ci è stata rappresentata una situazione meno drammatica di quanto si paventava. - dicono ancora i sindacati dopo gli incontri di ieri - I rappresentanti degli Enti Locali ci hanno assicurato che i lavori per l’adeguamento e il reperimento degli spazio sono in corso, e si sono impegnati a risolvere tutte le situazioni più critiche prima della ripartenza delle lezioni. Allo stato, però, si tratta di semplici parole, senza riscontri oggettivi: abbiamo chiesto pertanto, in occasione dei prossimi incontri del Tavolo operativo, un monitoraggio puntuale sullo stato di avanzamento dei lavori e sulle criticità rilevate." Per i sindacati è necessaria una forte collaborazione tra scuola ed enti locali e interventi tempestivi di questi ultimi per rispondere alle esigenze di reperimento degli spazi per garantire la didattica in presenza.
3. Organici: "La distribuzione dei fondi nazionali finalizzati all’organico aggiuntivo per la regione Abruzzo risulta insufficiente, come da noi più volte sottolineato. - scrivono io sindacati - Ricordiamo che alla nostra regione sono stati attribuiti in totale 17.366.798 euro, che sono stati poi ripartiti a livello provinciale in base al numero degli alunni ed alle richieste delle scuole. Tali richieste, però, con le risorse attuali rischiano di rimanere in larga parte inevase: dei circa 2.000 posti in più, richiesti dalle istituzioni scolastiche, solo il 40% potranno essere coperti. Per far fronte all’emergenza, è necessario che arrivino altre risorse dal c.d decreto “Agosto”, che stanzia 1 miliardo di euro a favore del sistema d’istruzione. La ripartizione di tali risorse non deve vedere la nostra regione ulteriormente penalizzata, per cui è necessario che tutti, ciascuno per le proprie competenze, rappresentino al MIUR le legittime aspettative della scuola abruzzese. Ma non basta, - contin ua la nota - per la ripresa in sicurezza delle attività didattiche, abbiamo sottolineato al Direttore regionale la necessità di intervenire con l’attribuzione di ulteriori deroghe per il Personale ATA: allo stato sono state confermate quelle dell’anno scorso, che però non risultano sufficienti a garantire le richieste e le esigenze manifestate dalle scuole."
Visto l’esito degli incontri, le organizzazioni sindacali esprimono una forte preoccupazione per l’enorme carico di responsabilità che rischia di essere scaricato sulle istituzioni scolastiche. "Se non arriveranno per tempo adeguati organici aggiuntivi, se non termineranno gli interventi urgenti sull’edilizia scolastica e se non ci sarà una decisa svolta sui trasporti, le scuole avranno molte difficoltà ad organizzarsi per assicurare l’apertura il 14 settembre nel pieno rispetto dell’attuale protocollo sicurezza e delle indicazioni contenute nel Documento del Comitato Tecnico Scientifico, anche perché molte competenze non sono proprie. - continua la nota - Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando. Non siamo “sabotatori”: siamo convinti che il diritto all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità, da sostenere con forza non a parole, ma attraverso una politica di forte e significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica. Non è il momento delle polemiche, dei rimbalzi di responsabilità, ciascuno faccia quello che gli compete: il Governo e il MIUR assicurino le risorse di cui la scuola abruzzese ha bisogno, la Regione, le Province ed i Comuni si facciano carico dei problemi denunciati".