“Ho avuto modo di apprezzare – dichiara Testa - le numerose attività, sia di natura pratica sia culturale, che compongono il programma di rieducazione e socio-lavorativo degli attuali circa 350 detenuti. Strumenti formativi fondamentali, su cui la dirigenza dell’istituto penitenziario sta puntando molto al fine di promuovere il cambiamento non coercitivo ma di opportunità per valorizzare il processo di ritorno alla vita sociale libera in comunità. Un lavoro ben organizzato e svolto in un clima sereno da tutti gli addetti, tra ispettori, sovrintendenti, agenti ed assistenti della pianta organica, seppur sottodimensionata.
L’incontro – precisa l’Onorevole - è stato anche occasione per prendere nota delle criticità e di progetti futuri. Quanto al personale, necessita di essere celermente integrato di almeno dieci unità, su una sofferenza di 54, ed ho preso l’impegno di segnalare tale esigenza agli organi di Governo. Tra i propositi di rilievo, in fase di ideazione, emerge la realizzazione di un’unica casa circondariale Chieti-Pescara che consentirebbe sicuramente di ottimizzare i costi di manutenzione e gestione delle due attuali strutture, oramai datate, oltre che di estendere i migliori programmi di reinserimento sociale, provenienti da entrambi gli istituti, ad una più vasta popolazione penitenziaria” – ha concluso.