“Questa mattina Alfa Gomma ha illustrato, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività Produttive Daniele D’Amario, dell’assessore regionale alle Politiche del Lavoro Pietro Quaresimale e delle Organizzazioni Sindacali, il piano industriale indicando modi e tempi per il subentro e il rilancio della Yokohama di Ortona”. Ad annunciarlo è il capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo che spiega quanto segue: “Il progetto Alfa Gomma è già stato presentato al MISE, e doveva trovare il consenso dei lavoratori e delle Oo.Ss e dopo cinque mesi di trattative e con buon senso si è giunti ad un accordo con l’obiettivo di rilanciare il sito di Ortona e garantire le assunzioni dei lavoratori ex Yokohama oggi in mobilità”. Infatti – sottolineano D’Amario, Quaresimale e Febbo - il piano industriale programma come già entro giugno 2021 il potenziale assorbimento è di n. 63 unità che rappresenterebbe già il 79% dei dipendenti in mobilità. Il potenziale assorbimento di ulteriori manovalanze nella seconda parte del 2021, da agosto a dicembre, comporterebbe ulteriori assunzioni di 43 unità articolate in 8 impiegati e 35 operai, portando l’assorbimento di maestranze a un totale di 106 unità, a cui si aggiunge la prosecuzione del piano industriale per tutto il 2022 portando il totale potenziali assunzioni a 155 persone. Questo significa che l’Alfa Gomma si è obbligata a riassorbire il 90% dei lavoratori Yokohama. Un ottimo ed insperato risultato raggiunto alla sinergia messa in campo da tutti gli attori: il liquidatore della Yokohama, la nuova società Alfa Gomma interessata al rilancio dello stabilimento, i sindacati e la Regione attraverso il Dipartimento Attività Produttive e politiche del Lavoro. Possiamo – concludono D’Amario, Quaresimale e Febbo – essere siamo soddisfatti dell'esito della vertenza e soprattutto di come siamo arrivati all’intesa finale e definitiva delle trattative attraverso il Gruppo Alfa Gomma. Nelle prossime settimane come Regione continueremo a farci garanti della mediazione tra la nuova società e le parti sociali per il rispetto di tutti gli impegni che l'azienda stessa indicherà nell'intesa, a partire dal mantenimento prima e incremento dopo dei livelli occupazionali come delineati nel piano industriale”.