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Cronaca

Coronavirus,in isolamento sociale con l’incubo della violenza domestica,ecco l’appello/proposta degli Stati Generali delle Donne

31/03/2020 - Redazione AbruzzoinVideo
Coronavirus,in isolamento sociale con l’incubo della violenza domestica,ecco l’appello/proposta degli Stati Generali delle Donne

Allontanare prioritariamente l’uomo violento lasciando la donna e i figli a casa deve essere un imperativo categorico

"L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica rappresentano il lato più oscuro in questo periodo di emergenza Coronavirus che può comportare per le donne e i loro figli e figlie il rischio di una maggior esposizione alla violenza domestica. Mentre il “Restare a casa” è fondamentale per la tutela della salute di tutte e tutti, per le donne vittime di violenza la propria abitazione può diventare una trappola." E' quanto scrive in una nota Rosaria Nelli, referente regionale de Gli Stati generali delle Donne, il coordinamento permanente da sempre impegnato a sostegno e a fianco delle donne vittime di violenza. "Durante questa reclusione forzata le donne sono esposte a un maggior controllo da parte dell’autore di maltrattamenti, innalzando il rischio per la loro via e incolumità.- si legge - La chiusura delle scuole da una parte aumenta il carico di lavoro di cura, e dall’altra rende maggiormente problematico l’allontanamento. In queste ultime settimane di emergenza le telefonate al numero nazionale 1522 sono diminuite e la cronaca purtroppo ci restituisce ogni giorno episodi di violenza domestica che con l'obbligo di restare in casa possono sfociare in tragedie perché le donne sono scoraggiate dal telefonare o recarsi dalle forze dell’ordine. - continua la nota - In un momento così difficile per tutte e tutti non è possibile più perdere tempo, non è più possibile rinviare: occorre potenziare la prevenzione della violenza sulle donne e della violenza domestica ma soprattutto occorre un cambio di paradigma. - Questo l’appello/proposta degli Stati Generali delle Donne. - In questi giorni di lockdown, imposto nell’emergenza Covid-19, le donne non possono essere lasciate sole e soprattutto non si può restare a guardare. Bisogna adoperarsi per l’attuazione di misure concrete e strutturate come gli allontanamenti civili e le misure cautelari penali, misure che rientrano tra le procedure urgenti e indifferibili che possono/debbono essere attivate anche in questo momento di stretta sull’attività dei Tribunali. Per tali procedure, infatti, i termini non sono sospesi e le udienze si possono tenere. L’allontanare prioritariamente l’uomo violento lasciando la donna e i figli a casa deve essere un imperativo categorico, la soluzione principale sempre. Come Stati Generali delle Donne sentiamo - continua la nota - di dove mettere in campo tutto quanto è in nostro potere per costruire tutele nei confronti delle donne per le quali il periodo di quarantena può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Siamo  a disposizione con la piattaforma sociale e solidale www.adottaunalavoratrice.it per richieste di aiuto, di consulenze, che in questi giorni non sono mancati: è possibile inviare una mail o messaggi silenziosi. Inoltrano invitano tutte e tutti a condividere e sottoscrivere l’appello proposta al link: https://www.statigeneralidelledonne.com/dalla-protesta-alla-proposta-la-lettera-per-una-soluzione-definitiva-al-dramma-della-violenza-domestica/ Salvare le vite è il primo dovere. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. - concludono Gli Stati Generali delle Donne Abruzzo - L’imperativo morale è soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto".

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