Non si fermano le ricerche nell'area dove fino a mercoled? scorso sorgeva l'hotel Rigopiano a Farindola : a cinque giorni dalla valanga che lo ha travolto si spera ancora di trovare in vita qualcuno, in qualche 'sacca d'aria' tra neve, detriti e strutture dell'albergo. Il bilancio provvisorio del disastro e' di 11 sopravvissuti, 6 morti - l'ultimo individuato ieri - e 23 dispersi. Le operazioni di soccorso con decine di uomini sono proseguite anche la scorsa notte, nonostante la pioggia che anche stamani continua a cadere sulla zona e il timore per le valanghe.
Dopo il ritrovamento da parte dei soccorritori della sesta vittima, un uomo ancora da identificare, si fa sempre pi? flebile la fiamma di speranza di trovare ancora qualche superstite della tragedia, anche se chi scava, chi sta mettendo a rischio la propria vita per cercare di salvarla a chi ? rimasto li sotto, non si arrende. Tra i dispersi, novit? emersa ieri, c'? anche un giovane senegalese che lavorava nel resort, della sua presenza avrebbe parlato una coppia che era riuscita a lasciare l'albergo il giorno prima del disastro ed ? stata confermata da un'amica. Oggi saranno dimessi i 4 bambini tirati fuori dall'inferno di neve. Per alcuni di loro nulla torner? come prima. Un triste e drammatico destino unisce Edoardo e Samuel, anche se per il secondo c'? ancora la speranza che possa riabbracciare entrambi i genitori. Nei giorni scorsi invece la conferma che Edoardo ? rimasto orfano, la mamma Nadia Acconciamessa, 48 anni ed il pap? Sebastiano Di Carlo, sono stati riconosciuti tra le vittime della valanga. Lei dipendente della Asl di Pescara, lui titolare di una pizzeria a Loreto Aprutino (Pescara) non ce l'hanno fatta. Nessuna informazione, invece, sui genitori di Samuel Di Michelangelo, il piccolo della famiglia del poliziotto, Domenico, 41 anni, di Chieti, e Marina Serraiocco, che vivono a Osimo (Ancona). Risultano ancora tra i dispersi. Dopo il salvataggio di Samuel, su Domenico e Marina si erano accese speranze certe. Lo aveva scritto in un post su Facebook il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, che poi ha rettificato con un messaggio di scuse: Ai bambini, suggeriscono gli psicologi, meglio non fare alcun riferimento specifico alla tragedia ma lasciare che siano loro a raccontare i fatti. "Possono annullare uno spazio temporale nella loro memoria", dicono gli esperti. Edoardo ha perso la mamma. "Cosa ? successo? Quanto tempo ? passato? Stavo giocando a biliardo", ha detto ai soccorritori steso su una barella. Gli altri due bimbi salvati dalla tragedia dell'Hotel Rigopiano sono Ludovica e Gianfilippo, i figli di Giampiero Parete e Adriana, la famiglia che si ? salvata e che in ospedale ? stata riunita nella stessa stanza.
Hanno lasciato l'ospedale di Pescara stamane Vincenzo Forti e Giorgia Galassi, i due fidanzati di 25 e 22 anni di Giulianova (Teramo) superstiti della tragedia .Le condizioni dei due ragazzi erano apparse buone gia' dall'inizio e, poco fa, sono stati dimessi.
Domani alle 11 a Farindola saranno celebrati i funerali di Alessandro Giancaterino, il maitre del ristorante dell'hotel, sulla sua su bara, che si trova nella camera ardente allestita nel consiglio comunale di Farindola, c'e' una maglia dell'Inter, la squadra per la quale tifava, a vegliare il corpo del 42enne ci sono parenti ed amici. Giancaterino ? stato uno delle prime vittime identificate. Sempre domani, alle 14.30 a Penne, 15 chilometri piu' a valle, le esequie di Gabriele D'Angelo, 31 anni, cameriere dell'albergo Rigopiano e volontario della Croce Rossa. Oggi compie 33 anni Alessandro Riccetti di Terni, anche lui tra i dispersi sotto la valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano dove l'uomo lavorava come receptionist. Di lui, che al momento non ? né nella lista delle persone salvate né in quella delle vittime identificate, non si hanno pi? notizie da mercoled?, quando ha avuto gli ultimi contatti con la madre. "La preghiera ? l'unica cosa da fare. Vi abbraccio" scrive oggi su Facebook Antonella Maria, la madre di Alessandro, a chi in queste ore le esprime la propria vicinanza."
Intanto sul luogo della valanga le operazioni stanno proseguendo incessanti. Due i fronti dell'enorme slavina- che ha sprigionato una forza pari a quattromila tir a pieno carico che piombano tutti insieme su un edificio - sui quali si sta lavorando: da un lato i vigili del fuoco avanzano dentro l'albergo sul percorso che ha permesso di trovare nove superstiti, con la difficolt? di aprire varchi attraverso muri molto spessi e cercare di raggiungere le altre stanze dell'hotel; si lavora sul muro di neve all'esterno per aprire altri varchi sul lato opposto della struttura, nel tentativo di raggiungere e ispezionare pi? rapidamente i locali travolti dalla valanga. Per garantire la sicurezza dei soccorritori, inoltre, sono stati piazzati strumenti per monitorare l'eventuale attivazione di nuove valanghe sul versante sovrastante l'hotel. Si tratta di un radar di origine svizzera collegato a due sirene: una simulazione al computer ha calcolato dislivello, pendenza e tipo di neve elaborando un modello secondo il quale il sistema darebbe un preavviso di 50-55 secondi prima della valanga.
Sul fronte delle indagini invece riveste un importante rilievo la mail, acquisita agli atti dalla Procura di Pescara, nella quale alle 15.40 la direzione dell'hotel chiedeva al Comune di Farindola, alla Provincia e alla Prefettura un intervento urgente per riaprire la strada in modo da consentire agli ospiti - terrorizzati dalle scosse di terremoto e dal maltempo e decisi a rimanere all'esterno della struttura - di poter tornare a casa. Ed oggi sarebbe emerso che alle 17,40 circa del 18 gennaio la Prefettura di Pescara avrebbe chiamato il direttore dell'hotel Rigopiano Bruno Di Tommaso per chiedere cosa stesse succedendo lass?, a seguito delle prime telefonate allarmate di Giampiero Parete. Di Tommaso, che si trovava a Pescara, alla funzionaria della Prefettura avrebbe confermato di non avere notizie di valanghe, anche se non aveva sentito di recente gli operatori rimasti a Rigopiano. E' questo, secondo gli inquirenti, che potrebbe aver ingenerato il primo 'equivoco' sulla gravit? degli eventi. I successivi tentativi di Quirino Marcella, allertato da Parete, sarebbero cos? stati definiti come 'bufala', assieme ad altri falsi allarmi valutati nella giornata convulsa del 18. Queste telefonate non sono state ancora acquisite dagli inquirenti, ma lo saranno a breve. In procura a Pescara intanto stamane si ? tenuto un vertice tra magistrati e forze dell'ordine per fare il punto sulle indagini.