I militari del Comando Provinciale Chieti, nel corso di un’operazione di polizia giudiziaria, hanno rinvenuto, presso un’abitazione privata, un imponente quantitativo di materiale esplodente. La vicenda risale all’estate appena trascorsa quando, le fiamme gialle della Tenenza di Ortona - coordinate dal S. Ten. Giancarlo Passeri - durante la perquisizione della casa di un cinquantatreenne ortonese, hanno rinvenuto 930 “candelotti” artigianali (dal peso complessivo di oltre 60 kg), un fucile da caccia e varie cartucce calibro 12.
I finanzieri hanno proceduto al sequestro di quanto reperito e al deferimento del proprietario dell’edificio alla Procura della Repubblica di Chieti per i reati di detenzione abusiva di armi, detenzione e commercio abusivo di sostanze deflagranti. Sono ancora in corso le indagini per accertare la provenienza e la finalità del materiale esplodente “scovato” e, dall’esito delle analisi eseguite presso il RaCIS dei Carabinieri, si potrà comprendere la natura chimica dei composti dinamitardi nonché l’eventuale utilizzo degli stessi in eventuali atti criminosi precedentemente censiti.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria teatina, in una cornice di sicurezza predisposta dalla Prefettura - che ha visto partecipi i finanzieri locali, una squadra artificieri ed antisabotaggio del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti, una unità dei Vigili del Fuoco e personale del 118 - si è proceduto, in totale sicurezza, alle operazioni di brillamento dei candelotti artigianali.
Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti - Col. Michele Iadarola - evidenzia come questa specifica attività di servizio confermi la trasversalità delle competenze del Corpo in diversi settori, tra i quali, quelli relativi al contrasto della commercializzazione e detenzione illegale di artifici detonanti a garanzia della tutela della salute pubblica