Ancora attivi dei focolai nella parte alta del Colle delle Vacche, sul Monte Morrone, dovuti alla spessa coltre di materiale combustibile ammassatosi come conseguenza di una slavina di qualche anno fa che non rende del tutto efficace l'operato dei Canadair. Lo rende noto il Comitato Operativo Misto (Com) di Sulmona facendo il punto dell'incendio che per due settimane ha seminato distruzione nel Parco nazionale della Majella. Ieri alcuni fumaioli sono stati spenti con i voli dei Canadair e dell'elicottero del Vigili del Fuoco ed è proseguita l'azione di 'smassamento' del materiale. Proseguito anche il rilievo termico con termocamera da parte dei VV.F. per determinare le aree interessate dagli incendi. Il Com sottolinea che rimane la raccomandazione di lavare accuratamente frutta e verdura. Sempre posizionate 3 centraline per il monitoraggio dell'aria a Prezza, Pacentro e Marane case Nuove (Sulmona). Oggi, azione in quota sul Monte Morrone di otto squadre miste di VV.F., Esercito, Protezione Civile Regionale con l'apporto di nove operai forestali, muniti di motoseghe, che interverranno sui singoli focolai. Usando motoseghe si continuerà a lavorare sul taglio degli alberi sradicati dalla slavina per agevolare le operazioni di 'smassamento'. Previsto anche l'uso di un elicottero dei Vigili del Fuoco, che sta già operando, e l'intervento di un Canadair per la leggera ripresa di un focolaio in località Vicenne. Intanto, continua la mappatura delle zone percorse dalle fiamme.