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Cronaca

Lanciano, collaboratrice scolastica arrestata dalla Polizia per estorsione

08/08/2021 - Redazione AbruzzoinVideo
Lanciano, collaboratrice scolastica arrestata dalla Polizia per estorsione

Per anni avrebbe preteso, con minacce, somme di denaro da un uomo di 50 anni.

Colta in flagranza di reato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Lanciano mentre stava estorcendo denaro ad un uomo di 50 anni, è stata arrestata ieri una collaboratrice scolastica di 60 anni, incensurata, residente nell'hinterland lancianese. La vittima esausta delle continue richieste di soldi da parte della donna si è rivolta al Commissariato di Polizia frentano ed ha sporto denuncia.

Agli agenti della Polizia l'uomo ha raccontato che da anni prestava soldi alla donna e che tutto era iniziato dopo una richiesta di aiuto da parte di lei, addirittura, sempre secondo il racconto fatto dalla vittima, per poter esaudire le continue richieste della donna, avrebbe dovuto accendere un finanziamento. In seguito sarebbero iniziate le pretese e le minacce con una condotta reiterata e sofisticata, facendo credere all'uomo che se non avesse esaudito le sue richieste di denaro alcuni suoi conoscenti, peraltro inesistenti, in possesso di alcune prove sulle condotte della vittima, avrebbero parlato. Di conseguenza per garantire il loro silenzio ed evitare la divulgazione dei fatti riguardanti l'uomo avrebbe dovuto continuare ad elargire alla donna, che aveva fatto credere all'uomo di  essere l'intermediario, somme di denaro. Il 50enne all'ultima richiesta di soldi da parte della collaboratrice scolastica, esausto, ha deciso di chiedere aiuto alla Polizia.

Così nei pressi del luogo dell'appuntamento, concordato telefonicamente, per la consegna di 500 euro, si è appostato anche il personale della sezione investigativa del Commissariato di Lanciano. Gli agenti, dopo aver assistito al passaggio di soldi dalle mani della vittima a quelle della donna, sono  intervenuti ed hanno fatto scattare le manette ai polsi della 60enne colta in flagranza del reato di estorsione. Il Gip Canosa, nell'udienza di convalida, ha confermato l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, già disposta dal procuratore della repubblica Carusi.

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