Questa mattina l’incontro sul tema “L’importanza della memoria di Ermando Parete per le nuove generazioni” presso la caserma della Guardia di Finanza di Pescara intitolata a Ermando Parete, vice brigadiere del Corpo deportato a Dachau durante il secondo conflitto mondiale e vittima superstite e testimone attivo degli orrori della Shoah.
All’incontro hanno preso parte gli alunni del secondo anno del Liceo Scientifico G.Galilei, accompagnati dal preside, prof. Carlo Cappello, e dai loro insegnanti, i quali sono stati accolti dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, Col. t.ST Antonio Caputo.
Il Colonnello Caputo ha aperto i lavori, facendo cenni alla storia ed alla missione istituzionale delle Fiamme Gialle, quotidianamente impegnate a tutela della sicurezza economico-finanziaria del territorio.
Tante le iniziative messe in campo per coinvolgere gli studenti in questa giornata dedicata alla memoria e alla cultura della sicurezza e della legalità. Infatti, ampio spazio ai laboratori operativi organizzati dal Comando Provinciale di Pescara per rendere gli alunni spettatori diretti dei principali teatri d’impiego del Corpo.
Ecco che, per esempio, per promuovere la lotta alla commercializzazione di merce non sicura e contraffatta, sono state allestite apposite bancarelle con esposti, a confronto, articoli falsi e articoli veritieri. I militari hanno, quindi, illustrato ai ragazzi il vademecum da seguire per essere acquirenti attenti e consapevoli, segnalando loro i principali campanelli d’allarme da notare per evitare incauti acquisti sia on-line che presso i negozi fisici.
A catturare, poi, l’attenzione dei giovani studenti, lo showroom dei mezzi aeronavali in dotazione al R.O.AN. e le varie dimostrazioni pratiche delle squadre dei cinofili, in azione contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, il contrabbando di sigarette, la contraffazione e l’esportazione illecita di valuta. I cani, veri e propri “investigatori a quattro zampe”, hanno dimostrato di saper fiutare e, quindi, trovare droga, polvere da sparo, denaro e tanto altro, in un clima di piena fiducia e collaborazione con i loro istruttori.
Anche i “baschi verdi”, militari appartenenti alla falange “anti – terrorismo e pronto impiego”, hanno appassionato i ragazzi simulando l’esecuzione di un posto di blocco in cui è previsto il rallentamento e la fermata di tutti i veicoli, usando corsie di canalizzazione, bande chiodate antifuga e altri strumenti analoghi.