È stato soccorso e portato in ospedale in condizioni disperate ma dopo alcune ore, alle 4 del mattino, è deceduto, Mario Di Rocco 83 anni colpito con numerose coltellate ieri sera dal figlio Francesco 49enne al culmine di una lite. La tragedia è avvenuta in viale Crispi, nel quartiere della Stazione di Teramo. Il figlio è stato arrestato dai Carabinieri e dovrà rispondere di omicidio volontario. L'intera vicenda è stata ricostruita nella notte dai Carabinieri di Teramo e dal Pm di turno, Monia Di Marco.
È stato lo stesso figlio a chiamare i soccorsi dopo aver accoltellato il padre lasciandolo a terra in un lago di sangue nella casa in cui vivevano. Una notizia che ha sconvolto l'intera città di Teramo anche se molti sapevano delle liti ricorrenti tra padre e figlio, che risulta iscritto, a 49 anni, alla facoltà di Veterinaria dell'università locale, L'accoltellamento mortale di ieri sera è stato l'epilogo di tensioni che duravano da tempo, anche se, come spiegato ai giornalisti dal colonnello Pasquale Saccone, comandante provinciale dell'Arma, mai in passato erano state presentate denunce e mai si era reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine nell'abitazione di via Crispi, all'interno della stazione ferroviaria nell'appartamento sito nello stabile ferroviario al primo piano dove Mario Di Rocco, ex capostazione, aveva ottenuto di continuare a vivere dopo essere andato in pensione. Dunque quello di ieri sera non era stato il primo litigio tra padre e figlio. Quanto accaduto in quelle quattro mura domestiche prima delle 24, saranno le indagini a stabilirlo. Così come si dovrà chiarire il motivo scatenante del litigio. A coordinare le indagini il sostituto procuratore della Procura di Teramo Monia Di Marco che nella serata di ieri aveva già informalmente ascoltato il 49enne quando il padre era ancora in vita, seppure ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Nelle prossime ore il Pm teramano disporrà l'autopsia sul corpo dell'83enne ex capostazione della città abruzzese. Esami irripetibili, per cui il figlio potrà nominare un proprio consulente tecnico. L'autopsia servirà per chiarire ulteriormente le cause della morte dell'ex ferroviere ed appurare anche il numero esatto di coltellate che hanno raggiunto l'anziano e quelle mortali.
