Il costo della bolletta energetica del campus universitario di Chieti ammonta a circa tre milioni di euro l'anno. Il progetto - redatto grazie a una sinergia tra il Servizio Politica Energetica della Regione Abruzzo e l'Università D'Annunzio di Chieti-Pescara - è considerato innovativo e sperimentale, e punta a raggiungere gli obiettivi europei di emissioni zero entro il 2050. «Il progetto - esordisce l'assessore all'energia Nicola Campitelli - ha lo scopo di coinvolgere gli studenti e il personale docente e non docente, che costituiscono appunto la “comunità energetica”, in tutte le attività, dalla diagnosi energetica del campus, all’identificazione e il monitoraggio delle azioni da realizzare, e anche attraverso la raccolta volontaria di fondi e la riduzione dei costi. Stiamo organizzando per le prossime settimane degli incontri con i rappresentanti degli studenti e degli organi dell’ateneo per tracciare il percorso della strategia partecipata necessaria alla comunità energetica.
La comunità energetica – osserva l’assessore – è dunque una forma partecipativa collettiva a un progetto di sviluppo della produzione e dell’uso di energia da fonti rinnovabili secondo principi di efficienza concepita, sviluppata, finanziata e fornita da un gruppo di cittadini che agiscono insieme come un gruppo comunitario e utilizzando forme di autoconsumo. Il progetto consente di utilizzare le risorse locali, costruire capitale sociale, incrementare l'occupazione a livello regionale, informare e formare la comunità università sui problemi di risparmio energetico, rinnovabili e cambiamenti climatici». Il Rettore dell'Università "Gabriele D'Annunzio", Sergio Caputi, oltre all’impegno per la realizzazione del progetto, ha sottolineato: «Sosteniamo spese enormi in termini di consumo energetico. Lo scorso anno abbiamo effettuato un progetto preliminare per l'efficientamento energetico che, in effetti, ha fatto emergere secondo le proiezioni una riduzione del 30% dei costi della bolletta energetica e soprattutto una considerevole diminuzione delle emissioni nell'aria. Per cui potremmo pensare anche di produrre energia per gli altri edifici collaterali. Naturalmente, questo progetto, consente di tracciare il percorso della strategia partecipata della nostra comunità universitaria». «L’impegno dell’università sulle tematiche della sostenibilità, energia e ambiente – prosegue il rettore – ha condotto anche all’istituzione di tre nuovi corsi di laurea che partiranno a settembre 2020, ovvero “Tossicologia e Ambiente”, “Scienze dell’Habitat Sostenibile” e “Sostenibilità ed energia”». L'iniziativa della comunità energetica è promossa anche nell'ambito del progetto Coalescce, finanziato dal programma "Interreg Europe" ed è curata dal professor Piero Di Carlo e dal dirigente del Servizio Energia Iris Flacco.