L’anno fiscale giapponese per Honda Italia, l’unico stabilimento della casa motoristica nipponica in Europa, si chiude con 110.300 moto prodotte. E per il 2023 si prevedono già 124.000 veicoli. Si è appena concluso l’incontro della direzione aziendale Honda con i sindacati per discutere delle prospettive dello stabilimento e della strategia organizzativa dei prossimi mesi.
“Siamo molto soddisfatti – commenta il segretario di Uilm Chieti-Pescara, Nicola Manzi – con la Honda Italia abbiamo siglato un accordo con 110 assunzioni a tempo indeterminato e senza il ricorso all’istituto della stagionalità per i prossimi 18 mesi. La Honda Italia ha finalmente lasciato alle spalle la crisi iniziata nel 2008. Un salto importante, grazie ai dipendenti e a una visione strategica e lungimirante della direzione aziendale, lo stabilimento può proiettarsi con fiducia verso i prossimi anni.” Novità importanti quindi sul fronte delle assunzioni. Attualmente nello stabilimento lavorano 400 dipendenti con contratto a tempo indeterminato e 100 con contratto in staff leasing. A questi si aggiungeranno da subito altri 100 dipendenti con contratto in staff leasing e 10 con contratto diretto Honda a tempo indeterminato, in totale 110 nuovi dipendenti.
“La novità più importante emersa dall’incontro – prosegue Manzi – è proprio la prospettiva di nuovi posti di lavoro. Honda ha deciso di investire e restare sul territorio che ha dato tanto a questo marchio e la conferma arriva anche dal fatto che sarà congelata la stagionalità della produzione. Prima l’anno produttivo si divideva in bassa e alta stagione. Già da qualche anno abbiamo visto man mano accorciarsi i periodi di bassa produttività. Da quest’anno ci saranno 18 mesi ininterrotti di alta stagione fino ad almeno il mese di settembre del 2024. Le linee rallentano solo per settembre, ottobre e novembre 2023. E speriamo che il trend positivo prosegua anche per gli anni a venire”. La salita produttiva del 2022 ha convinto l’azienda a confermare anche quest’anno il premio produttivo previsto per ciascun dipendente e che va da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 3.000 euro. I pagamenti avverranno in tre tranche: aprile, maggio e luglio. “Si sta tornando a numeri produttivi e occupazionali importanti – conclude il segretario generale Uilm Chieti-Pescara – Honda in questo momento a livello provinciale è l’unico stabilimento che assicura posti di lavoro e una produzione costante e sta affrontando il mercato con strategia e coraggio. I numeri sono reali, lo stabilimento ha sempre rifuggito le ambiguità, affrontando anche la crisi della componentistica in modo da preservare la produzione e da non intaccare i salari dei dipendenti e i risultati non sono mancati. Questa ripresa fa il paio con uno stabilimento in forte crescita e con l’ambizione di tornare ad occuparsi delle maxi moto e di nuovi modelli, tra cui spicca la sfida dei modelli elettrici. Honda Italia si sta facendo trovare pronta per il futuro ed è tornata a tutti gli effetti ad essere una grande realtà e punto di riferimento per l’automotive delle due ruote in Europa e nel mondo”.