3 MAGGIO 2012. Tre immobili, una trentina tra conti correnti e titoli e una “fiammante” Ferrari, per un valore complessivo di un milione di euro, sono stati sottoposti a sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dai finanzieri del Comando Provinciale di Pescara che hanno messo in luce una frode fiscale. Il protagonista e' il titolare di una ditta individuale con sede a Pescara specializzata in impiantistica ed idraulica, sottoposto dalle Fiamme Gialle, agli ordini del Colonnello Mauro Odorisio, a una verifica fiscale che si e' conclusa a fine febbraio. L'ispezione ha portato alla scoperta dell'evasione, perpetrata dal 2007 fino ad oggi. Durante i controlli la Finanza ha scoperto che l'uomo ha omesso di contabilizzare e dichiarare consistenti ricavi a fronte di prestazioni di servizio rese nei confronti di numerosi clienti. Oltre a nascondere e distruggere parte dei documenti fiscali utili alla ricostruzione del reale volume d'affari, ha anche escogitato un sistema per abbattere i ricavi realmente conseguiti e non pagare le imposte dovute. L'impiantista alterava le fatture emesse: ai clienti consegnava i documenti fiscali con i reali importi delle opere realizzate mentre registrava nella propria contabilità fatture per somme nettamente inferiori. In questo modo ha accumulato una piccola "fortuna" che investiva in prodotti finanziari e assicurativi a nome dei familiari e che usava a garanzia dei conti correnti dell'azienda, sempre contrassegnati dal segno negativo. L'intervento della Finanza e' stato possibile grazie alla Legge finanziaria 2008 che estende ai reati fiscali la "confisca per equivalente" e cioè dell'imposta evasa.