Si chiamerà FARA il partenariato tra pubblico e privato in risposta all’avviso pubblico della Regione Abruzzo per la presentazione di Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati All. A del Bando Borghi contenuto nel PNRR.
Un elenco qualificato di professionisti, consulenti, organizzazioni di volontariato, imprese del terzo settore, organismi di formazione, società specializzata nel credito alle imprese, associazioni di categoria e di consumatori, cooperative sociali, società di telecomunicazioni affiancherà il Comune di Farindola nella co-progettazione che verrà selezionata dalla Regione Abruzzo e dovrà essere presentato entro il 15 marzo 2022 al Ministero della Cultura, previa intesa tra la Regione e il borgo individuato. Farindola è borgo dell’area Vestina il cui territorio ricomprende parte del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Rinomato e qualificato in tutto il mondo per il “pecorino di Farindola”, presidio Slow Food e tutelato, dal 2002, da un Consorzio che accoglie 8 paesi del comprensorio.
La partnership sinergica tra enti pubblici e settore privato, ha come obiettivo l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA), dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie, con lavoratori in smart working e nomadi digitali.
Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità le parole chiavi che qualificheranno la co-progettazione. Un Comitato tecnico istituito dal MiC con all’interno un rappresentante delle Regioni, uno dell’ANCI e uno delle associazioni partecipanti al Comitato Coordinamento borghi seguirà il successivo percorso negoziale, mirato alla verifica della coerenza delle proposte progettuali con quanto richiesto dal PNRR.
“Un’occasione unica per il rilancio di Farindola, delle sue radici e della sua comunità storica- dice il Sindaco Ilario Lacchetta- la possibilità di trasformare un patrimonio che rischia la dispersione in una risorsa diffusa ed a disposizione dei giovani e degli anziani, perché insieme tornino a parlare ed a condividere esperienze”.
“Una sfida storica- aggiunge il Vice Sindaco Luca Labricciosa- perché, per la prima volta, abbiamo la possibilità non solo di diventare un volano turistico ma, grazie ad innovazione e sistemi digitali, di rendere Farindola un luogo per vivere, per lavorare, un luogo da ripopolare, con una prospettiva di vita ispirata dalle migliori qualità ambientali e sociali”