Nella forbice compresa tra settembre 2018 e settembre 2019, si è registrata la riduzione del 2.2%, passando da 9.139 unità a 8.944. Il Presidente di Casartigiani Provincia di Chieti Fabrizio Bomba, ha reso noti i dati di Unioncamere relativi alle Imprese Artigiane registrate nella Provincia di Chieti, Tra le imprese più numerose il settore delle costruzioni che tuttavia scendono da 2.941 unità nel 2018 a 2.885 nel 2019, con una riduzione in termini percentuali di 3.2 punti. Stabile al secondo posto il settore delle attività manifatturiere, da sempre di vocazione artigiana e a gestione familiare. Basti pensare, tra le tante, alle attività di lavorazione di carne, pesce, frutta, olii, prodotti caseari, vini, come pure all’industria manifatturiera. Un segmento rilevante è quello dei servizi per la persona che con 1.615 imprese attive nel 2019, subisce una flessione minima dello 0.8% rispetto all’anno precedente. “Doverosa è la lettura di questo dato in termini economici e sociologici – si legge in un comunicato di casartigiani - la domanda del mercato predilige la cura della persona, come i trattamenti estetici, il coiffeur, i tatuaggi, ma anche i servizi di lavanderia e la cura degli animali di compagnia. Ciò significa che se da un lato è scomparsa la figura tradizionale dell’artigiano e della bottega, dall’altro si affermano sempre più le piccole attività dedite al benessere della persona. Si consideri inoltre che questi servizi sono gestiti principalmente da donne; pertanto l’affermarsi di tale segmento fa sì che si riduca lievemente il divario occupazionale di genere nel nostro territorio. Dall’analisi complessiva dei dati di Unioncamere – commenta il Presidente Bomba - non si può non evidenziare la sintomatologia dell’Impresa Artigiana, lasciata soccombere da ormai troppi anni nelle fauci di una macchina burocratica sempre più complessa, a fronte di attività di piccole dimensioni e dagli utili per la sola sopravvivenza, esposta da una crisi economica persistente. A tutto ciò si aggiunga la pressione fiscale, che insieme al regime bancario sempre più restrittivo, fanno sì che il settore sia destinato non solo a decrescere, ma addirittura ad estinguersi.”Il Presidente di Casartigiani Provincia di Chieti conclude l’analisi esprimendo grave preoccupazione per il settore artigiano e auspicando che politiche più mirate favoriscano al più presto l’accesso al credito per le piccole e medie imprese e rafforzino il ruolo del Confidi nel consentire nuovi investimenti nel settore