“Tre milioni di euro da destinare a progetti di ricerca realizzati dalle imprese, progetti che prevedano l’impiego diretto di ricercatori all’interno delle aziende con l’obiettivo di far ripartire il nostro tessuto industriale e dare impulso concreto all’economia ed all’occupazione”. A comunicarlo è l’assessore regionale alle Attività produttive Mauro Febbo che spiega come “la misura 1.1.1, finanziata nell’ambito del Por Fesr Abruzzo 2014-2014 (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), è appena stata pubblicata sul BURA e punta a promuovere un piano di interventi progettuali mirati a investire nei settori della ricerca e dello sviluppo sperimentale da parte delle imprese, nell’intento finale di permettere un significativo incremento della presenza di ricercatori (dottori di ricerca e laureati magistrali con profili tecnico-scientifici), assunti direttamente dall’impresa beneficiaria, senza che vi sia alcuna sostituzione del personale già impiegato. Sono ammissibili – spiega Febbo - iniziative coerenti con la “Ris3 Abruzzo” (Strategia regionale di specializzazione intelligente) e, dunque, progetti nei settori automotive, meccatronica, agrifood, scienze della vita, moda, design, Ict, aerospazio), e che prevedano l’impiego di ricercatori nelle imprese, che dovranno portare a termine i progetti per i quali ricevono il finanziamento. Attraverso questo specifico bando la Regione vuole essere a fianco di chi con il suo lavoro e le sue progettualità può spingere la nostra economia verso obiettivi di maggiore e migliore competitività a livello nazionale e internazionale e contribuire al recupero dei livelli occupazionali. Quest’ultimo avviso di tre milioni di euro, unitamente all’altro intervento di quasi 6 milioni di euro inerente gli investimenti in macchinari ed impianti, due interventi, vogliono essere una risposta concreta alle esigenze delle imprese abruzzesi che desiderano investire in sviluppo e ricerca. Questo governo regionale, - conclude Febbo - a differenza di quanto qualcuno vuol far credere ha intrapreso un cammino nuovo invertendo la rotta verso obiettivi concreti e corrispondenti alle esigenze del tessuto produttivo, sociale ed economico”.