“L’antico paese vivrà una nuova dimensione. Un piccolo gioiello di cultura e storia che punta a promuovere un sistema integrato di investimenti sul patrimonio culturale, naturalistico e abitativo, allo scopo di attivare una nuova sorgente di sviluppo, nuove economie funzionali al ripopolamento e al recupero di un patrimonio inestimabile. Oggi è un giorno storico non solo per questo centro dell’area interna ma per l’intero Abruzzo”.
Sono parole del presidente della giunta regionale Marco Marsilio che, nella splendida cornice di Rocca Calascio, ha partecipato all’evento di presentazione del progetto ‘Rocca Calascio Luce d’Abruzzo’ vincitore nell’ambito della misura contenuta nel PNRR per la rigenerazione dei borghi a rischio abbandono. Si tratta del bando ‘Attrattività dei Borghi’ di rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, da 20 milioni di euro, voluto dal Mibact con i fondi del Piano nazionale di ripartenza e resilienza, stanziati dall’Europa.
Sono intervenuti, oltre al presidente Marsilio il sindaco di Calascio Paolo Baldi a fare gli onori di casa, gli assessori regionali Guido Quintino Liris e Daniele D’Amario, Cristina Collettini, Soprintendente per le province di L’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara.
“In Abruzzo – ha commentato l’assessore Liris – ci sono luoghi di indiscutibile bellezza, che negli ultimi anni stanno conoscendo una riscoperta anche grazie ai media e ad alcune produzioni cinematografiche, ma che devono ancora colmare un importante gap per raggiungere la popolarità e l’attrattività di altre destinazioni del resto del paese. Calascio con la sua Rocca è uno di questi, dove coesistono un contesto ambientale di pregio e pressoché incontaminato, un patrimonio storico-architettonico di rilievo e la riconoscibilità di un monumento che, negli anni, si è riusciti, in un modo o nell’altro, a far rappresentare l’Abruzzo fino all’altro capo del mondo. Bene, tutti questi elementi, a nostro avviso – e non solo nostro, considerando che l’ambizioso progetto finanziato a valere sui fondi del Pnrr è stato esaminato e giudicato da commissioni di esperti – sono sufficienti per puntare su questa icona della nostra terra, concentrando le nostre energie affinché questo ‘tesoretto’ venga speso bene, ma soprattutto inneschi un indotto capace di portare beneficio all’intero comprensorio e al resto d’Abruzzo”.
“Il progetto del comune di Calascio – ha aggiunto D’Amario – è destinato a scrivere una pagina nuova sul fronte dello sviluppo dei piccoli borghi delle aree interne. Per la prima volta esiste un progetto ben definito che verrà interamente finanziato con risorse pubbliche del Pnrr e che, a cascata, produrrà sviluppo e occupazione. Il momento di svolta non riguarderà solo il comune di Calascio ma l’intero sistema dei piccoli borghi abruzzesi che rappresenta un valore aggiunto sul fronte della promozione turistica. Calascio sarà progetto di riferimento anche a livello nazionale e questo dovrà coincidere con una generale crescita di consapevolezza di tutti quei borghi che popolano il territorio regionale e che rappresentano una ricchezza unica fatta di storia e tradizione”.
Il progetto, partendo dalla cultura, investe tutti gli aspetti più importanti: sociale, economico, infrastrutturale, ambientale, di innovazione per rispondere alle tempistiche previste dal Pnrr. Sono 21 in totale i borghi scelti dalle Regioni per i Progetti pilota per realizzare la misura contenuta nel Pnrr per la rigenerazione dei borghi a rischio abbandono.