13 marzo 2012. Il dodici e tredici giugno scorsi, oltre ventisei milioni di italiani hanno detto sì all'abrogazione di ogni forma di profitto sull'acqua. A nove mesi dalla vittoria del referendum, il Popolo dell'Acqua torna in strada per chiedere, ai gestori dei servizi idrici, di rispettarne in pieno l'esito. E' la campagna di Obbedienza Civile “il mio voto va rispettato” che in questi giorni chiama a raccolta chi ha a cuore i beni comuni a mobilitarsi ancora con incontri, banchetti e iniziative diffuse in tutto il territorio nazionale.
A Lanciano, ma anche nelle zone limitrofe e a Vasto, i volontari dei comitati “acqua bene comune” chiederanno ai cittadini di firmare una lettera di reclamo e una diffida indirizzata alla SASI. Il reclamo, riguarda le somme indebitamente (scrivono i Comitati Referendari Acqua Bene Comune Prov.Chieti ndr) riscosse dal 21.07.2011 (giorno di pubblicazione degli esiti referendari sulla Gazzetta Ufficiale) come remunerazione del capitale investito, oggetto specifico della richiesta di abrogazione di uno dei due quesiti referendari sull'acqua usciti vittoriosi dalle urne. La diffida, invece, chiede l'eliminazione della successiva bolletta della cifra corrispondente alla remunerazione del capitale, con riserva di agire in giudizio, in caso di inadempienza, al fine di richiedere la restituzione di quanto dovuto. Per lanciare la campagna di Obbedienza Civile, e per raccogliere fondi per sostenere la stessa e per sostenere i costi delle iniziative portate avanti dai comitati locali, tra cui quelli per il ricorso al Tar, contro l'approvazione del nuovo piano d'ambito dell'ATO chietino, i comitati hanno organizzato una serata con cena e dopocena per venerdì sedici marzo a Lanciano.
Per informazioni: 2siacqualanciano@gmail.com